Città di Castello, nasce il concorso letterario rivolto alle persone recluse

Un concorso letterario rivolto alle persone recluse nei penitenziari del Paese. Il titolo dell’iniziativa è ‘Destinazione Altrove – La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo’. Si tratta – spiegano i promotori – della nuova sezione speciale permanente inserita nell’ambito del Premio Letterario Internazionale Città di Castello giunto nel 2024 alla 18esima edizione.

Il progetto rientra fra le iniziative di collaborazione per favorire la promozione umana e culturale dei soggetti reclusi previste dal protocollo d’intesa siglato il 28 marzo 2024 da DAP – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, l’associazione culturale ‘Tracciati Virtuali’ e la Società Dante Alighieri. Al concorso partecipano opere (tra poesie e racconti brevi) provenienti da  22 istituti penitenziari. E per l’edizione 2025 già si sta pensando a nuove iniziative da promuovere all’interno degli Istituti penitenziari, come presentazioni di libri, incontri con gli autori, corsi di scrittura creativa.

«Si tratta di un’iniziativa di notevolissimo rilievo perché la cultura in generale è uno degli strumenti più efficaci per far acquisire alla persona detenuta i valori che sono alla base della convivenza civile», ha dichiarato in video-collegamento, il capo del DAP, Giovanni Russo, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta giovedì 25 luglio 2024 a Città di Castello alla presenza del sindaco Luca Secondi, dell’assessora alla Cultura, Michela Botteghi, del presidente dell’associazione culturale ‘Tracciati Virtuali’ Antonio Vella, di Alice Forasiepi in rappresentanza della casa editrice LuoghInteriori e di Massimo Temperini in rappresentanza della Società Dante Alighieri.

All’incontro ha partecipato anche il senatore Walter Verini, per il quale «l’emergenza carceri è drammatica. Suicidi quotidiani, sovraffollamento, mancanza di spazi, attività sociali e personale – ha osservato – rendono impossibile l’applicazione dell’articolo 27 della Costituzione, che prevede la pena come recupero e reinserimento sociale del cittadino recluso. Umanizzare il trattamento penitenziario è un fatto di civiltà e di sicurezza: chi, dopo la pena, esce rieducato, statisticamente non torna più a delinquere».

Un’iniziativa, quella promossa nell’ambito del Premio letterario internazionale Città di Castello, che ha da subito registrato il sostegno delle istituzioni, a partire dal Comune, che «continueranno con rinnovato entusiasmo e determinazione a sostenerla negli anni come protagonista nel panorama nazionale e internazionale», hanno detto il sindaco Luca Secondi e l’assessora Michela Botteghi.

I vincitori del concorso saranno ufficializzati durante la cerimonia di premiazione dell’edizione 2024 del Premio, che si svolgerà a Città di Castello il 26 ottobre 2024.

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