In 10 anni la spesa media annua degli italiani per le tariffe di luce, gas, acqua e rifiuti è salita complessivamente del +68,7% un incremento di spesa di 1.625 euro a famiglia, con i prezzi dell’elettricità che, rispetto al 2012, hanno registrato un aumento record del +240%.
Lo afferma il Codacons, che ha realizzato uno studio per capire come sia cambiata la spesa dei cittadini per le utenze domestiche negli ultimi 10 anni.
In base ai dati ufficiali, nel 2012 la bolletta media della luce si è attestata a quota 524 euro a famiglia, mentre quella del gas è stata pari a 1.277 euro a nucleo – spiega il Codacons – nel 2022, e a causa dei continui rincari dei prezzi energetici, la bolletta media per l’elettricità ha raggiunto quota 1.322 euro, mentre per il gas una famiglia ha speso 1.866 euro. In 10 anni la spesa per l’energia elettrica è aumentata quindi di quasi 800 euro (+798 euro) mentre quella per il gas di 589 euro, per un totale di +1.387 euro a famiglia.
Confrontando il dettaglio delle tariffe, si scopre che quelle della luce hanno segnato un vero e proprio record del +240%, passando dai 19,403 centesimi di euro per kilowattora dell’ultimo trimestre del 2012 ai 66,01 centesimi di euro dell’analogo periodo del 2022. Il Codacons analizza poi l’andamento delle altre utenze domestiche: nel 2012 per le forniture di acqua una famiglia ha spesa in media 310 euro, spesa salita a 487 euro nel 2022 (+57%).
La città con le tariffe idriche più elevate è Frosinone, dove una famiglia ha speso in media nell’ultimo anno 880 euro per la bolletta dell’acqua, contro i 175 euro della città più economica, Isernia. La tariffa per la raccolta e smaltimento rifiuti passa invece dai 253 euro del 2012 ai 314 euro del 2022, con un incremento del +24,1%. La città più costosa risulta Catania, con una spesa media pari a 595 euro annui, la meno cara Udine (175 euro annui a famiglia). Complessivamente, quindi, la spesa delle famiglie italiane per luce, gas, acqua e rifiuti sale di 1.625 euro a nucleo in 10 anni, registrando un aumento in media del 68,7%.
Nello stesso periodo, tuttavia, in base ai dati ufficiali Istat il reddito netto medio delle famiglie è aumentato solo dell’11,5%, passando dai 29.426 euro del 2012 ai 32.812 euro annui del 2020 (ultimo dato Istat disponibile). “La spesa per le utenze domestiche ha registrato una impennata nell’ultimo decennio, ma i servizi non sono certo migliorati – spiega il presidente Carlo Rienzi – Pesanti criticità si registrano soprattutto sul fronte idrico, dove le Bollette risentono della rete colabrodo italiana caratterizzata da ingenti perdite e carenze strutturali che vengono scaricate sulle tariffe. Discorso a parte meritano le tariffe energetiche, letteralmente impazzite tra il 2021 e il 2022 per effetto delle quotazioni sui mercati”. “Le previsioni per il 2023, purtroppo, non sono positive – avvisa Rienzi – il gas, dopo le ultime riduzioni, ha invertito la rotta e ha già registrato un rialzo delle tariffe del 22,4% ad aprile; i prezzi dell’energia continuano a subire la volatilità dei mercati, mentre l’inflazione alle stelle e i costi in crescita porteranno a un inevitabile rincaro delle tariffe di acqua e rifiuti nel corso dell’anno”.