120 (+6) presenze e 9 gol in serie B messe in fila in campo e da protagonista nelle otto stagioni disputate nella serie cadetta italiana con le maglie di Spezia e Pisa. Il tutto impreziosito da 3 presenze in serie A proprio allo Spezia (2020-2021) e da un curriculum di tutto rispetto che dalla Sardegna lo ha portato a scalare l’Olimpo – quello vero – del calcio tricolore.
Giuseppe Mastinu, classe 1991, da oggi è un giocatore della Torres. Sinistro naturale, mente da trequartista, propensione offensiva, velocità da esterno (predilige la corsia destra) ma capacità di giocare sulla linea mediana da centrocampista centrale. Una pedina duttile e preziosa regalata dalla società allo scacchiere di mister Alfonso Greco, trattativa complessa – tante le offerte ricevute da club di serie B e serie C – ma condotta magistralmente in porto con l’arrivo a Sassari di un vero big per la categoria. La ciliegina sulla torta che chiude il mercato e apre ad un nuovo inizio, con la Torres impegnata già sabato prossimo sul campo della Recanatese. Un big made in Sardegna – Mastinu è originario di Tresnuraghes – che rende il tutto ancora più affascinante e interessante.
Cresce nel Settore Giovanile dell’Arzachena: il debutto in D arriva a 16 anni, poi 5 stagioni in maglia neroverde prima di approdare al Budoni e poi all’Olbia, confermando quanto di buono fatto nelle annate precedenti e mettendosi in luce alla ribalta dei riflettori della serie B, che non si fa attendere e spalanca al giocatore le porte della seconda serie italiana.
Cinque anni allo Spezia, l’ultimo con affaccio sulla serie A. Poi nel gennaio 2021 il passaggio al Pisa – sempre in serie B – e altri tre anni trascorsi a lottare per un posto al sole tra i cadetti. Mai una semplice comparsa, sempre un primo attore sulla scena. Sarà ancora protagonista, ma con la maglia della Torres.