Che l’acqua sia un bene vitale non c’è dubbio e proprio per questo deve essere di pubblica gestione, insomma l’accesso ai servizi idrici è un diritto di tutti, non si può mercanteggiare su un servizio essenziale come questo e svendere la gestione idrica a multinazionali straniere. Lo afferma Piero Comandini che assieme ai colleghi del gruppo consiliare del PD e della minoranza, ha depositato una mozione rivolta al Presidente Solinas per fare chiarezza sul presunto diniego da parte della Commissione Europea di prorogare la scadenza del termine della
concessione del Servizio Idrico Integrato che, sembrerebbe scadere nel 2025, e avviare una gara aperta per attribuire la concessione del servizio idrico dal 1 gennaio 2026.
E’ assolutamente necessario che il Presidente chiarisca, prosegue Comandini, come intenda risolvere la questione, Abbanoa gestisce il Servizio idrico e anche se in passato ha attraversato una forte crisi finanziaria, superata grazie alla concessione di aiuti della UE, oggi rischia di perdere la gestione a causa di impegni capestri assunti in quella sede e che ora, a detta della Regione, rischiano di costringere la Regione Sardegna ad avviare una gara pubblica
internazionale per la gestione dell’acqua.
Posto che l’aiuto ricevuto dall’Unione Europea per la ristrutturazione dell’Azienda era subordinato alla riduzione dei termini di concessione ad Abbanoa, dal 2028 al 2025, termini che la Regione Sardegna non ha mai ratificato per cui, il termine risulterebbe tuttora il 2028, ci chiediamo quindi quali siano le intenzioni del Presidente Solinas, vuole privatizzare l’acqua dei sardi? Di che colore si tingeranno i nostri bacini? Blu, blanc e rouge? Rojigualda o schwan, rot, gold? NO presidente, su ogni singolo bacino e acquedotto deve sventolare la bandiera dei sardi, lei
deve riconoscere il diritto all’acqua per tutti, la sua salvaguardia e la gestione pubblica come bene comune, come patrimonio della Sardegna.
Ci aspettiamo, conclude Comandini, che lei promuova ogni azione di contrasto, sia sul piano strategico che giuridico, al processo di privatizzazione della risorsa idrica. L’Azienda, del resto, è efficiente e competitiva, nel 2022 ha svolto un ruolo fondamentale negli investimenti con importanti ricadute sulle imprese sarde e, grazie ai fondi del PNRR e al fondo europeo di sviluppo e coesione, potrà continuare ad esserlo.