In Sardegna il 41,5% degli ambulatori è vuoto: mancano all’appello circa 500 medici di base su un totale di 1.200 previsti dal fabbisogno regionale.
La denuncia arriva dal Coordinamento dei comitati sardi per la sanità pubblica.
“Le proiezioni per gennaio 2024 ci dicono che la situazione peggiorerà ulteriormente se non cambia qualcosa, per questo ci prepariamo a mobilitare più cittadini possibili per un’altra grande manifestazione a inizio del prossimo anno”, annuncia il Coordinamento che poi spiega: “Molte famiglie, viste le lunghe liste d’attesa per le visite specialistiche, ricorrono spesso a prestazioni a pagamento, mentre il 20% circa sta rinunciando alle cure”.
Le soluzioni temporanee o di emergenza non bastano.
“I sardi sono lasciati soli – insiste il Coordinamento – Bisognerebbe programmare, rilanciare e attuare i piani per il servizio sanitario territoriale e la prevenzione, rimettere in campo un servizio ospedaliero funzionale e rispondente alle esigenze dei territori in tutta la Sardegna, guardando alla salute come investimento e non come spesa”.