“Sono passate ormai due settimane da quando abbiamo presentato la richiesta affinché il Consiglio Comunale Quartese svolga un’assemblea pubblica con ad oggetto il progetto del Tyrrhenian link”, afferma in un anota il Comitato Quartu No Tyrrhenian Link.
“Richiesta suffragata da mille firme di cittadini. La risposta è sempre il silenzio. In queste settimane però abbiamo appreso che Terna avrebbe parzialmente modificato il percorso di passaggio del cavo, passando all’interno della Casa Famiglia in cui vengono ospitati i bambini in attesa di affido. Ed è già in atto il procedimento di esproprio di parte del terreno. Chi gestisce la struttura si oppone. Purtroppo tra i poteri di Terna vi è quello di variare il percorso unilateralmente. Abbiamo presentato quindi una istanza di accesso agli atti al Ministero ed al Comune, sperando ancora una volta che l’amministrazione si metta dalla parte dei più deboli, dei cittadini. Abbiamo chiesto alla Regione, insieme al Coordinamento dei comitati sardi contro la speculazione energetica, di adottare una legge che blocchi la costruzione del Tyrrhenian link. Di fatto è una prerogativa della Regione, essendo questa materia concorrente, e non avendo nemmeno lo Stato mai legiferato sul punto (se non attraverso degli atti che sono puramente amministrativi)”…”Pertanto, La Regione Sardegna può e deve legiferare sul Tyrrhenian link e su tutte le infrastrutture di distribuzione e trasporto dell’energia elettrica, secondo quanto previsto dallo Statuto Sardo, recependo le direttive Europee e in ottemperanza dell’art. 5 della legge italiana n. 53/2021. Davanti a questa immane violenza del nostro territorio e dei nostri cittadini più deboli, il Comune e la Regione non possono più tacere e rimanere inerti”, conclude la nota del Comitato.