In dieci anni il commercio nella provincia di Oristano ha perso 396 aziende.
Crescono invece ospitalità (+44), ristorazione (+124) e imprese di servizi (+65).
Sono alcuni dei dati emersi da Confcommercio Oristano che festeggia il mezzo secolo di vita con una mostra e un annullo filatelico, alla presenza del leader nazionale Carlo Sangalli.
“I dati evidenziano un cambiamento importante – spiega il presidente Nando Faedda – Se in provincia il settore terziario di mercato è sempre stato rilevante, possiamo confermare che al suo interno stanno prendendo sempre più piede le imprese di servizi, comprese quelle di alloggio e ristorazione”. Nel 2023, gli occupati nella provincia di Oristano erano 53,2mila, in calo rispetto ai 54,6mila del 2019. Il settore agricolo ha visto un aumento di 500 unità, mentre l’industria ha perso 400 occupati.
All’interno del settore dei servizi, il commercio, gli alberghi e i ristoranti hanno registrato un aumento di 400 unità, mentre le altre attività dei servizi hanno visto una diminuzione di 1.900.
Il tasso di occupazione per la provincia è cresciuto dal 50,7% del 2019 al 56,2% del 2023, con un aumento significativo sia per i maschi (dal 58,7% al 63,7%) che per le femmine (dal 42,6% al 48,6%). Il tasso di disoccupazione è invece diminuito dal 17,4% all’8,4%, con una riduzione più marcata per le femmine (dal 18,1% al 6,6%) rispetto ai maschi (dal 16,9% al 9,6%).Il valore aggiunto ai prezzi base e correnti per nella provincia di Oristano nel 2022 è stato di 2.928,4 milioni di euro.
I dati sulle presenze turistiche dal 2008 al 2022 sono in crescita. La quota percentuale sul totale delle presenze in Sardegna, è passata dal 3,30% del 2008 (406.181 su 12.293.922) al 4,92% del 2022 (722.601 su 14.700.911).
L’uso delle tecnologie nelle imprese è in forte crescita. Nel 2022, solo il 18,36% della popolazione residente aveva accesso alla banda ultra larga, un valore più basso rispetto a Sassari (20,01%) e Cagliari (31,45%) ma più alto di Nuoro, Olbia e del Sulcis Iglesiente.
Bene la raccolta differenziata dei rifiuti. Nel 2022, la provincia ha raggiunto il 79,8% di raccolta differenziata, una percentuale superiore alla media regionale. Un risultato considerato importante anche per le imprese del settore turistico.