“Le meraviglie del possibile” esplorate attraverso un approccio creativo all’uso delle nuove tecnologie.
Compie 10 anni il Festival internazionale organizzato a Cagliari da Kyberteatro, direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo.
Dal 5 al 30 ottobre il Domosc accoglie tra spettacoli, conferenze, talk, la rassegna certificata Effe Label, “unica in Italia in questo ambito e che chiama a raccolta artisti e compagnie internazionali. Trecento le richieste arrivate, nel 90% dall’estero”, precisa Zedda.
Il tema dell’equità di genere trova applicazione con una maggiore rappresentanza femminile. A partire dalla nuova produzione Kyberteatro “GG.Good game”, che promuove i videogiochi tra le ragazze, regia di Ilaria Nina Zedda con Sara Perra e Monica Serra. Tra le ospiti Giuditta Mingucci, direttrice artistica del Teatro Testori di Forlì e co-direttrice di “Elsinor”, le danesi Gitta Malling, direttrice artistica di Limfjordsteatret, e la pedagoga Charlotte Olling Rebdsforf.
“Il Festival si basa sull’interazione tra corpo e sistemi digitali e questa interazione – racconta Zedda – delinea soluzioni future, quelle meraviglie del possibile che ci proiettano in un futuro possibile”.
Per la prima volta, poi, sarà proposto uno spettacolo per l’infanzia realizzato da Tam teatro musica, “Anima blu”, ispirato a Marc Chagall, gioiello di performing media concepito da un pioniere delle arti digitali, Michele Sambin. Arte, storie, contenuti passano attraverso sistemi di realtà virtuali, soluzioni di interaction design e altre idee digitali. “Ma ci sono tanti altri linguaggi da scoprire nella interazione tra i nostri corpi e i sistemi digitali, ovvero i performing media”, sottolinea Carlo Infante, presidente di Urban experience, protagonista di un evento sul libro-ibrido dal titolo “Performing media – un futuro remoto” di Gaia Riposati e Massimo Di Leo.
Una riflessione sulla memoria attraverso un viaggio immersivo la propone l’artista Giacomo Lilliu in Woe/Wastage of events. In calendario anche la compagnia polacca Transtopia. Firma la locandina la fumettista cagliaritana Chiara Dessì con l’immagine di una Cyborg Amleta.