Comunali: a Cagliari Pd e Progressisti fanno incetta di seggi

In attesa della proclamazione ufficiale degli eletti e di conoscere quali tra i consiglieri Massimo Zedda sceglierà come assessori nella sua giunta, si delinea la mappa della composizione del Consiglio comunale di Cagliari.

Trentaquattro i seggi totali più quello del primo cittadino: 21 spetteranno alla maggioranza e 13 all’opposizione, compresi quelli degli sfidanti Alessandra Zedda e Giuseppe Farris.

In totale 14 donne e diversi giovani, con il record di Chiara Cocco, 23 anni, per i Progressisti e diverse new entry.

Per la maggioranza, dal Pd dovrebbero entrare nell’aula di Palazzo Bacaredda sei consiglieri: Marco Benucci (il più votato nel centrosinistra con 1.204 preferenze e papabile per la carica di presidente del consiglio), Ombretta Ladu, Davide Carta (che potrebbe essere capogruppo), Marta Mereu, Rita Polo, Giuseppe Macciotta. Sei anche per i Progressisti, partito del sindaco, grazie all’exploit delle urne, alcuni dei quali papabili per la giunta: riconfermati Matteo Massa, Anna Puddu e Alessio Alias, all’esordio Paola Mura, Maria Francesca Chiappe, Alessandro Cao.

Tre i rappresentanti di Avs: confermate Giulia Andreozzi e Francesca Mulas, uscenti, e Andrea Scano. Due gli esponenti eletti del M5s, Luisa Giua Marassi e Pino Calledda, e altrettanti per Sinistra Futura, Michele Boero e Laura Stochino, uno a testa per Orizzonte Comune con Marzia Cilloccu e Cagliari Avanti con Giovanni Porrà.

L’opposizione sarà guidata dai quattro consiglieri di Fdi Corrado Maxia, Pierluigi Mannino, Alessio Mereu e Stefania Loi, segue la Lega con la sconfitta Alessandra Zedda e Nando Secchi, altrettanti a Fi, con il più votato in assoluto a Cagliari Edoardo Tocco (1.278 preferenze) e Roberta Sulis. Due anche per i Riformatori, con Raffaele Onnis e Massimiliano Piccoi e uno ciascuno per Giuseppe Farris, sfidante sconfitto per Civica 2024, Marcello Corrias con Sardegna Venti20 e Roberto Mura per Alleanza Sardegna.

Tra gli esclusi eccellenti c’è Maurizio Porcelli, più votato del Psd’Az, forza fondatrice della precedente maggioranza regionale e comunale, rimasto clamorosamente fuori dall’aula del Municipio.

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