E’ scaduto oggi, 29 aprile, il termine per la presentazione delle candidature per le prossime elezioni amministrative che in Sardegna si terranno il 28 e 29 maggio in 39 Comuni.
Non sarà un vero test per le regionali dell’anno prossimo, perché i Comuni che superano la soglia dei 15mila abitanti sono soltanto due: Assemini (Città metropolitana di Cagliari) e Iglesias (Sud Sardegna), dove si sono presentati tre candidati sindaco ciascuno, però sarà utile capire la salute della politica regionale di maggioranza e dell’opposizione.
Ad Assemini – attualmente guidata da un commissario – il Psd’Az, partito del governatore Christian Solinas, non si presenta e il resto è diviso tra l’appoggio a Niside Muscas (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) e Mario Puddu, primo pentastellato a conquistare il Comune del Cagliaritano dieci anni fa, che ora, in rotta con il Movimento, guida una sua civica sostenuta anche da Riformatori, Udc, Sardegna 20Venti, Fortza Paris e Italia Viva.
Il M5s, invece, appoggia Diego Corrias in un laboratorio politico in vista delle regionali con il Pd Verdi, Possibile, Partito socialista italiano.
A Iglesias la spaccatura del centrodestra è certificata dalla candidatura solitaria di Luigi Biggio, 45 anni, consigliere comunale uscente ed ex assessore delle Politiche giovanili con la giunta Perseu, sostenuto dal simbolo di Fdi, mentre il resto dei partiti appoggia, ma senza alcun simbolo, Giuseppe Pes che nelle quattro civiche porta esponenti del M5s (che qui non trova l’accordo conio Pd), Riformatori, Lega, Udc, Forza Italia.
Il centrosinistra punta tutto sul sindaco uscente Mauro Usai, sostenuto da sette liste, oltre il Pd, Progressisti, Idea Sardegna e altre civiche che fanno capo ad Azione, Articolo 1, Socialisti, Fortza Paris ed ex Udc.