Lo strappo consumato a Palazzo Ducale durante le elezioni regionali incombe sulle prossime amministrative di Sassari.
Dopo la debacle in città, nel centrodestra il clima è da regolamento dei conti.
Come nel 2005, il sindaco Nanni Campus non bissa ma non abdica e non manda in soffitta il progetto civico con cui nel 2019 ha vinto il ballottaggio contro l’allora candidato del centrosinistra, Mariano Brianda, che ora si presenta alla guida della Costituente per Sassari, movimento indipendente di cui è promotore.
Nella coalizione civica che sostiene Campus tramonta la candidatura di Carlo Sardara. L’assessore al Bilancio avrebbe fatto un passo indietro per tenere unite le truppe, tra le quali sembra avere più appeal il nome di Nicola Lucchi, in giunta con Campus sia nel 2000 che nel 2019. L’attuale sindaco aveva indicato Sardara come suo successore, ma potrebbe convergere su Lucchi per tenere unita la sua creatura. Tuttavia, niente è scontato: circola anche il nome di Gavino Mariotti, rettore dell’Università di Sassari. Un quadro più chiaro potrebbe emergere da una convention civica in allestimento.
Il centrodestra non intende seguire Campus in questo percorso, coerente con quanto accaduto cinque anni fa ma in contrasto con l’adesione di molti esponenti di giunta e maggioranza alla coalizione che sosteneva Paolo Truzzu come presidente della Regione. È il caso delle assessore Francesca Masala, eletta in consiglio regionale con Fratelli d’Italia, e Alessandra Corda, che nonostante il lusinghiero bottino personale con Sardegna al Centro 20Venti non ce l’ha fatta e due giorni fa è rientrata in giunta, a conferma della sintonia tra Palazzo Ducale e il consigliere regionale Antonello Peru, grande sponsor già nel 2019 dell’operazione condotta da Campus.
I partiti del centrodestra sembrano convergere su Gianfranco Meazza. L’ex vicesindaco si era dimesso alcune settimane fa dopo un alterco col primo cittadino, contrariato dalla sua partecipazione attiva agli eventi elettorali di FdI. Alla luce di quanto sta emergendo, anche quella vicenda assume contorni più nitidi. Resta da capire il ruolo che vorrà giocare Peru, il cui consenso in molti ambienti cittadini è altissimo.