Tore Piana, ex consigliere regionale e attuale presidente del Centro studi agricoli, non correrà per la carica di sindaco di Sassari alla guida della lista Sassari Unita.
Ad annunciarlo è lo stesso Piana, spiegando che la proposta arrivata dal comitato promotore della lista e da lui avvallata, rischierebbe di disperdere i voti che potrebbero andare a favore di altri candidati.
Una decisione, quella assunta da Piana e dai suoi sostenitori, che arriva dopo le interlocuzioni avute in particolare con il rettore Gavino Mariotti, candidato sindaco del centrodestra, col segretario provinciale del Pd Giuseppe Mascia, sostenuto dal campo largo, e con l’ex magistrato Mariano Brianda, da ieri definitivamente in campo alla guida della Costituente per Sassari.
Balza agli occhi la scelta di non confrontarsi con Manuel Pirino, che lancia la sfida assieme alla lista Generazione Sassari, Giuseppe Palopoli, ideatore del movimento Sassari Svegliati, ma soprattutto con Nicola Lucchi, investito dal raggruppamento civico che governa la città per succedere a Nanni Campus, che Tore Piana ha sempre bocciato in maniera perentoria.
“La situazione di Sassari è drammatica, è una città priva di ruolo guida per il nord ovest Sardegna, e questo non è più accettabile”, afferma Piana. “È necessario uno scatto di orgoglio dei cittadini per permettere a Sassari di tornare a essere il punto di riferimento del territorio”, insiste. “La mia candidatura era nata dalla volontà di offrire un’alternativa, ma dopo gli incontri con altri candidati sindaco, tutte figure meritevoli e rispettabili, ritengo indispensabile evitare di frammentare il voto – chiosa – e per il solo bene della città e del suo territorio rinuncio e ritiro la mia candidatura a sindaco di Sassari”.