Comunali: Riformatori contro Tedde, ad Alghero regna il caos

“Marco Tedde ha distrutto il centrodestra algherese, è ora che si faccia da parte”.  L’ha dichiarato all’ANSA il coordinatore dei Riformatori di Alghero, Alberto Bamonti.

L’affermazione certifica il caos che regna nella coalizione a poche ore dall’avvio della campagna elettorale.

Stamattina è prevista una conferenza stampa alla quale i vertici provinciali del partito di Bamonti hanno confermato la loro adesione, ma il gruppo dirigente cittadino resta arroccato sulle proprie posizioni e non esclude di rinunciare al simbolo per correre in autonomia, alla guida del raggruppamento centrista con Sardegna al Centro 2020, Noi con Alghero e Psd’Az.

Ieri il polo moderato avrebbe dovuto incontrare una delegazione del campo largo capeggiata dal candidato sindaco in pectore Raimondo Cacciotto, ma il congresso nazionale dei sardisti ha imposto un rinvio. Nel frattempo però gli alleati hanno intensificato gli attacchi contro Tedde. Venerdì, in seguito alla richiesta rivolta al coordinamento provinciale di FdI da alcuni leader del raggruppamento affinché Marco Tedde annullasse la conferenza odierna, il centrodestra ufficiale ha dato disponibilità a un confronto al quale però Riformatori Alghero, Noi con Alghero, Sardegna al Centro 2020 e Psd’Az si sono sottratti.

Ad aggiungere tensione è arrivato poi il siluramento da parte del sindaco, Mario Conoci, del presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu, indicato a suo tempo da Forza Italia e storicamente vicino a Tedde, e della consigliera di amministrazione Sara Govoni, espressione di Fratelli d’Italia.

Al di là delle motivazioni di natura tecnica e amministrativa contenute nel decreto firmato da Conoci – cui hanno risposto le controdeduzioni presentate nei tempi stabiliti da Delogu alle obiezioni mosse dalla segreteria generale del Comune – è una dichiarazione di guerra nei confronti di Tedde. Resta da capire a questo punto quale sia la posizione di FdI, ultimo domicilio conosciuto di Conoci, candidato alle regionali col partito della premier Giorgia Meloni e da anni in rotta di collisione con Forza Italia e il suo leader.

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