Con la retrocessione dell’Ajaccio in Ligue 2, la Corsica verrà rappresentata il prossimo campionato da due squadre, acerrime rivali.
Il Bastia sta concludendo in quarta posizione il proprio torneo in seconda divisione dietro le corazzate Le Havre, Bordeaux e Metz senza alcuna possibilità di promozione.
Sarà dunque gran derby Ajaccio-Bastia.
Un appuntamento molto sentito da entrambe le squadre ma soprattutto dalle rispettive tifoserie.
Una rivalità accesa che nasce addirittura nel lontano 1948 quando nel corso della finale di Coppa di Corsica tra Ajaccio e Bastia si verificarono episodi di violenza tanto che gli spettatori per proteggersi usarono gli ombrelli come scudi. La finale fu interrotta e ripetuta.
I due team si sono affrontati varie volte, sia in Ligue 1 che in Ligue 2 che in Coppa di Francia con un bilancio di 10 vittorie dello AC Ajaccio, sei pareggi e 16 vittorie del SC Bastia.
Lo Sporting Club Bastiais ha nel suo palmarès, a livello nazionale, una Coppa di Francia, una Supercoppa di Francia, due Ligue 2, due Championnat National con trentaquattro partecipazioni alla Ligue 1. A livello europeo può vantare la conquista di una Coppa Intertoto.
L’Athletic Club Ajaccien due Ligue 2, una Championnat National con tredici partecipazioni alla Ligue 1.
Il Bastia è certamente il club con maggiore tradizione, fondato nel 1905, i blu disputano le partite di casa allo stadio Armand Cesari situato a Furiani e si allenano al centre d’entrainement SC Bastia-Igesa.
Il Bastia come “orgoglio della Corsica” rappresenta la più tradizionale identità corsa ed il suo orgoglio nazionale.
“Bastia è il club storico”, dice Didier Rey, professore all’Università di Corsica specializzato nel calcio corso. “È considerato da molti il club che rappresenta veramente il popolo corso, la squadra ‘nazionale’ della Corsica in un certo senso”.
“Dalla parte degli Ajacciens c’è un complesso di inferiorità nei confronti dei Bastiais a causa del loro passato sportivo e di ciò che rappresentano in Corsica”, ha detto Rey.
I tifosi turchini sono variopinti, entusiasti ed il rapporto tra territorio e squadra rappresenta una condizione imprescindibile.
Dal 2011 lo stemma dei blu viene modificato e al suo interno si trova una torre stilizzata che contiene uno scudo bianco con la testa di un moro, in basso è invece presente l’anno di fondazione e in alto la scritta S.C. Bastia.
La mascotte del club è Pistellu, un leone antropomorfo vestito con la maglia della squadra.
Ajaccio capoluogo della Corsica, città con circa 71.000 abitanti, ben 25.000 in più di Bastia, ha probabilmente molti meno tifosi del Bastia.
L’Ajaccio disputa le sue gare casalinghe presso lo stadio François Coty, dotato di una capacità di 10 660 posti.
Nel 2014 per i biancorossi viene introdotto un nuovo stemma con una testa di un moro ed un orso, simbolo della squadra.
Il derby contro il Bastia è molto importante per i tifosi perché riguarda la supremazia regionale.
Per quelli “normali”, è tutta una questione di battibecchi e ‘macagne’ ma l’atmosfera tra gli ultras dei due club può essere tesa, soprattutto durante le partite. Un derby che divide l’isola, Bastia è vista come una Corsica più naturale e autentica rispetto ad Ajaccio, che è più metropolitana.
In una partita disputata qualche anno fa, quando i tifosi dell’Ajaccio si sono recati a Furiani, i tifosi del Bastia hanno scritto un cartello sui graffiti che diceva ‘benvenuti in Corsica’, che ovviamente non gli è piaciuto.
Bastia ha anche sopportato una tragedia. Nel 1992, una tribuna temporanea eretta allo stadio per ospitare i tifosi extra per una semifinale di Coppa di Francia contro il Marsiglia crollò poco prima del calcio d’inizio, uccidendo 18 persone e ferendone più di 2.000. In segno di rispetto, le partite non si svolgono più il 5 maggio.
Al di fuori del calcio, Ajaccio e Bastia sono sempre stati rivali. C’è un forte antagonismo tra le due città . La rivalità divide geograficamente l’isola mediterranea della Corsica tra le sue due città principali; la capitale Ajaccio nel dipartimento della Corsica del Sud a sud-ovest e l’Alta Corsica di Bastia nel nord-est.
Eppure il calcio sull’Isola della bellezza è indissolubilmente legato alla politica e alla lotta per l’indipendenza e le partite contro squadre “continentali” sono in generale spesso accese.