“L’obbligo di assicurazione anti-calamità è un ulteriore costo per gli imprenditori e non risolve il problema a monte, vale a dire la carenza di interventi sistemici e coordinati per migliorare la gestione delle risorse naturali e riqualificare le aree a rischio”: a sostenerlo è il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, commentando i dati, diffusi oggi dall’organizzazione, in base ai quali l’Italia è il peggiore Paese in Ue per danni da cambiamenti climatici.
“Non c’è più tempo da perdere” avverte Granelli, secondo cui “bisogna attuare subito prevenzione idrogeologica che affronti in maniera strutturale le fragilità del territorio italiano in cui sono radicate le nostre imprese”.
A detta del presidente di Confartigianato “dalle indispensabili risposte all’emergenza bisogna passare all’utilizzo delle risorse del Pnrr per azioni di tutela dell’ambiente, con la messa in sicurezza delle zone colpite dal dissesto idrogeologico, la realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, la manutenzione ordinaria con controlli costanti per verificare tenuta ed efficienza.
In tutto questo – conclude -, le piccole imprese possono svolgere un decisivo ruolo di ‘sentinelle’ del territorio”.