“Il terzo trimestre è andato perso. Si punta sul quarto”. Così Confcommercio, riferendosi al “Pil fermo”, aggravato dai “segnali di rallentamento” dei mesi estivi che, puntando a una crescita congiunturale nulla e dello 0,6% sull’anno, “più che diradare le ombre sembrano aver consolidato il clima di incertezza” sull’economia. Dopo l’industria “anche tra i servizi si cominciano a registrare sintomi di fragilità”, spiega Congiuntura Confcommercio. Questo “complicherebbe la possibilità di una crescita del Pil per il 2024 attorno o poco superiore all’1%”, salvo la probabile correzione al rialzo per le 4 giornate lavorative in più del 2024.