A Cagliari salta la prima di Mefistofele.
L’opera di Arrigo Boito prevista da questa sera è stata cancellata per effetto dello sciopero indetto dalle Rsu del Teatro Lirico.
Le motivazioni sono di carattere locale e si distaccano dalla mobilitazione nazionale delle sigle sindacali delle Fondazioni liriche che hanno revocato lo sciopero.
Per il teatro del capoluogo aderiscono all’astensione dal lavoro proclamata dalle Rsu le segreterie territoriali e regionali di Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials, Usb, LiberSind e, seppure con dei distinguo, la Slc Cgil. Salta solo la prima dell’opera tratta dal Faust di Goethe, che manca da Cagliari da 62 anni. Restano confermate le altre date a partire da sabato 18 alle 19 con il secondo cast, domenica 19 alle 17, col primo cast, e poi le altre cinque repliche fino al 26 novembre.
Tra i lavoratori e la sovrintendenza è muro contro muro. La trattativa tra i sindacati e il sovrintendente Nicola Colabianchi è in atto ma le Rsu giudicano “insoddisfacenti” i risultati ottenuti negli ultimi confronti. Al centro della vertenza una serie di criticità riassunte dalle sigle: “una gestione che sembra essere perennemente in ritardo su tutte le questioni cruciali, lo stesso grave ritardo si registra nella pubblicazione dei bandi per la stabilizzazione dei precari e i criteri adottati”.
“Risposte parziali – denunciano Rsu e sindacati – a causa anche di una pianta organica mal strutturata e squilibrata tra reparti artistici e tecnici. A oggi inoltre non è stata adottata al tavolo alcuna soluzione concreta per far fronte al problema dei precari esclusi dai bandi e che dal 31 dicembre non potranno più essere più riassunti perché hanno maturato i limiti dei 36 mesi”. Per il sovrintendente “uno sciopero incomprensibile che colpisce l’utenza e crea un grave danno di immagine al Teatro”.
Se nelle prossime settimane non ci sarà una schiarita, rischia di saltare anche la prima di La bohème di Puccini in programma il 21 dicembre.