Entrerà nel vivo il 1° febbraio prossimo la tornata elettorale in Confindustria, l’associazione degli imprenditori che dovrà eleggere il successore di Carlo Bonomi ai vertici di viale dell’Astronomia. Per quella data, infatti, a quanto apprende l’Adnkronos, saranno sorteggiati i tre ‘saggi’, i componenti cioè della commissione di designazione chiamati a sondare necessità e desiderata dei territori e del sistema confindustriale con cui delineare un identikit del neocandidato alla presidenza di viale dell’Astronomia. Le grandi manovre, alleanze e intese, infatti, cominceranno a prendere quota allora, in quel mese e mezzo durante i quali la commissione, una volta completato il tour di consultazioni, metterà a punto una rosa di candidati espressione della maggioranza della volontà della base. Un risultato su cui poi sarà chiamato al voto il Consiglio generale di Confindustria che si dovrebbe riunire il 4 aprile prossimo per designare il futuro presidente di Confindustria che sarà poi formalmente nominato dalla successiva assemblea privata dei soci.
La partita comunque è già iniziata, tra indiscrezioni e ipotesi, subito dopo l’assemblea generale del 15 settembre dello scorso anno e comincia a delinearsi una griglia di partenza di imprenditori che potrebbero accettare la nomination.
Tra i big dati per favoriti gli ultimi rumors, in ordine di tempo, accreditano in ascesa Edoardo Garrone, presidente della Erg e del Sole 24 Ore. Sembrano salire, però, anche le quotazioni del presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro e quelle di Antonio Gozzi, presidente del gruppo Duferco. Resterebbero comunque in campo anche i nomi di un gruppo di attuali vicepresidenti di Confindustria, emersi già nelle prime ore, tra cui Giovanni Brugnoli, Alberto Marenghi, Emanuele Orsini e Maurizio Stirpe.