Economia italiana in crescita, “ma a velocità diverse”: bene i servizi, turismo record, male l’industria.
E’ quanto sottolinea la congiuntura flash del Centro studi di Confindustria.
“In crescita – si legge – solo parte dell’economia. Nel primo trimestre 2024 il Pil italiano è cresciuto (+0,3%), anche se la produzione dell’industria e i consumi di beni si sono contratti. In positivo il turismo (su livelli record), i servizi (in moderata crescita) e l’export netto”. Per il Csc, “agiscono negativamente i problemi nei trasporti mondiali di merci, l’energia ancora cara, i tassi ai massimi. La fiducia di famiglie e imprese è in calo”.
L’inflazione Ue tiene alti i tassi e l’attesa dei mercati è di un primo taglio in Europa a giugno-luglio, evidenzia inoltre il Centro studi di Confindustria.
Quanto all’industria, a marzo si è avuta un’ulteriore flessione dell’indice ‘Real time turnover’ Rtt elaborato dal Csc, dopo quella lieve di febbraio; insieme al calo delle scorte, ciò è coerente con la riduzione registrata dalla produzione (-0,5% a marzo, -1,3% nel primo trimestre). Per aprile, gli indicatori sono tutti negativi e l’indagine rapida Csc mostra un lieve peggioramento delle attese sulla produzione.
Tra gli altri punti, il Centro studi di viale dell’Astronomia evidenzia che invece l’export netto alza il Pil. Nel primo trimestre si è registrato un forte calo dell’import italiano di beni (-2,8% in volume), più di quello dell’export (-0,8%): ciò dà un contributo positivo al Pil e aumenta il saldo commerciale (+12,8 miliardi di euro). Il commercio mondiale nei primi due mesi ha ristagnato (-0,1% sul quarto 2023).