A Sanremo “riporto la suddivisione tra Nuove Proposte e Big: le Nuove Proposte non andranno ad aumentare il numero dei Big, ma avranno la loro gara e i Big faranno la loro corsa”.
Ospite di Un caffè con Giorgia Cardinaletti, su Rai1, Carlo Conti anticipa qualche novità del Regolamento del prossimo festival.
“Il vincitore delle Nuove Proposte sarà probabilmente proclamato nella serata delle cover”, aggiunge.
“Non ci saranno eliminazioni, sarebbe anacronistico”, dice ancora il direttore artistico e conduttore, spiegando che non intende “buttare all’aria” il lavoro di Baglioni e Amadeus, ma fare “piccolissime modifiche”. “Sto lavorando sulle mie edizioni (dal 2015 al 2017, ndr) tenendo conto anche del grandissimo lavoro fatto successivamente”, “da Baglioni nelle sue due edizioni e nei cinque straordinari festival di Amadeus che hanno fatto crescere Sanremo”. Centrale la scelta delle canzoni: “Ho sempre sentito una grande responsabilità: mia moglie mi dice che nei miei precedenti festival mi svegliavo di notte, assalito dai dubbi su un brano che magari avevo scartato. La ‘bistecca’ del festival sono le canzoni, i cantanti in gara, il resto è contorno”. Della centralità della musica, racconta, “ho parlato anche con Amadeus: la musica, del resto, è stata il fil rouge della nostra vita, il resto è metter su un un programma televisivo, importantissimo, certo, perché Sanremo è come la Nazionale, si diventa tutti commissari tecnici e direttori artistici”.
Altra novità, la durata delle serate: “A Sanremo finirò prima e rimetto il Dopofestival”, spiega Conti, che poi lancia un appello a Vasco Rossi: “Sarebbe fantastico iniziare con Albachiara cantata da Vasco. Vasco, pensaci: non lo voglio io, lo vuole l’Italia”. Quanto agli ospiti, più in generale, Conti spiega che “magari il festival vivrà di tanta forza musicale che non sarà necessario averli”.