Sono stati gli ultimi ballerini a lavorare con Carla Fracci, che alla Scala, durante la pandemia, li ha preparati per Giselle.
Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, étoile del teatro alla Scala di Milano, novelli sposi, stelle di prima grandezza nella danza e nel campo della solidarietà, nuovi testimonial della Fondazione Italiana per la ricerca sull’artrite (Fira) si raccontano in una conferenza stampa organizzata al Teatro lirico di Cagliari.
Hanno raccolto il testimone dell’icona della danza italiana nel mondo, scomparsa nel 2021.
“Carla Fracci per noi è stata una figura e una presenza esemplare, che ci ha donato tantissimo. Ci ha trasmesso il suo sapere e la sua esperienza e ciò che solo un’artista come lei poteva donarci – dicono Timofej e Nicoletta – abbiamo avuto la fortuna di incontrarla alcuni mesi prima della sua scomparsa. Abbiamo lavorato insieme nel ruolo che l’ha resa unica nel mondo, Giselle. Ha tentato di trasmetterci stile, intenzione, soprattutto come comunicare attraverso gli occhi, attraverso lo sguardo. Come trasmettere i sentimenti al pubblico. Questo è stato il regalo più grande che potesse farci”.
Coppia affiatatissima sulla scena e nella vita, in questi giorni a Cagliari al Teatro guidato da Nicola Colabianchi, sono acclamati protagonisti lei nel doppio ruolo di Odette/Odile e lui del principe Siegfried ne Il Lago dei cigni di scena fino all’8 ottobre. E’ l’unica tappa italiana della tournée del capolavoro di Cajkovskij nella storica versione di Nureyev e coi solisti e il Corpo di Ballo della Scala.
Il loro “sì” era stato annunciato a luglio del 2022 da una scenografica proposta in diretta sul palco dell’Arena di Verona.
“Nella quotidianità in me c’è un po’ di Odile è un po’ di Odette – rivela Nicoletta Manni – quando lo metto in riga sono più la prima, quando sono dolce e affettuosa tiro fuori l’Odette che c’è in me”. Ma per Timofej Andrijashenko “Nicoletta ha un carattere forte e determinato e raggiunge gli obiettivi che si pone e traguardi importanti. Nella vita Nicoletta non è né Odile nè Odette, è la mia unica e inimitabile Nicoletta”.