Bacchettata della Corte dei Conti alla Regione Sardegna per i ritardi nel processo di razionalizzazione delle società partecipate a controllo pubblico, il cui piano di revisione straordinaria delle partecipazioni, al 31 dicembre 2022, non risulta terminato, dal monitoraggio della Sezione autonomie, che riguarda il triennio 2019-2021, “emerge sempre più pressante la necessità di concludere in tempi brevi le procedure previste anche con iniziative di maggior incisività – scrivono i giudici contabili – Non si rileva, ad oggi, che la Regione abbia intrapreso concrete iniziative conseguenti alle verifiche effettuate circa la salute finanziaria, economica e patrimoniale degli organismi partecipati”.
La Corte ricorda che “l’analisi dei risultati economici e finanziari relativi agli organismi partecipati è il primo passo verso la complessiva valutazione, da parte degli enti soci, della convenienza ad attuare una gestione esternalizzata dei servizi”.
Riguardo poi alle partecipate dei 377 comuni, 21 amministrazioni sono risultate “inadempienti rispetto agli obblighi di trasmissione sul portale ‘Partecipazioni’ del Mef, mentre 205 Comuni avevano provveduto ad effettuare la comunicazione alla Corte dei conti.
Dalle verifiche effettuate sono emersi una serie di elementi critici, “sull’inesattezza delle informazioni rese disponibili nei provvedimenti di revisione e al mancato rispetto dei termini di adozione degli stessi”.
Sul piano degli adempimenti previsti si riscontra, rispetto al periodo precedente (2019-2020), un margine di miglioramento sia nel numero di atti adottati dai Consigli comunali sia nel numero degli stessi atti trasmessi in adempimento degli oneri di comunicazione”.
Ora la Corte dei Conti sta proseguendo nello svolgimento dell’attività, estendendo, il monitoraggio alle partecipazioni detenute alla data del 31 dicembre 2021 da parte dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.
Secondo il monitoraggio n Sardegna ci sono 569 società a partecipazione diretta del pubblico e 64 a partecipazione indiretta. Di queste 544 (direttamente) e 46 (indirettamente) sono riconducibili ai comuni, 13 e 4 alle Province e 12 e 14 alla Regione. Rispetto alla media italiana nell’Isola il numero delle società osservate in perdita diminuisce con da 15 del 2019 e 18 del 2020 alle 9 del 2021.