Decine di feriti, tra cui un fotografo in condizioni gravissime, e oltre 150 arresti.
E’ il bilancio ancora provvisorio della battaglia campale che si è scatenata nel pomeriggio di mercoledì nel centro di Buenos Aires nel contesto di una manifestazione a sostegno dei pensionati e contro i tagli del governo ultraliberista di Javier Milei.
Gli ingredienti per l’accensione della miccia degli incidenti c’erano tutti: dalla presenza annunciata di gruppi ultras a sostegno dei pensionati agli avvertimenti del governo che non avrebbe tollerato disordini né la violazione del rigido protocollo anti-proteste e che avrebbe schierato migliaia di agenti delle tre forze di sicurezza: polizia, gendarmeria e prefettura.
A fine giornata l’episodio più grave è quello che riguarda il fotografo Pablo Grillo, colpito alla testa da un fumogeno sparato dalla polizia ad altezza d’uomo e attualmente ricoverato in condizioni gravissime.
Le immagini di Grillo che si accascia a terra improvvisamente, colpito da un proiettile mentre cerca di ritrarre l’azione della polizia, e le drammatiche foto del ragazzo con il cranio fratturato stanno facendo il giro dei social.
A fare le spese della repressione delle forze di sicurezza è stata anche una pensionata di 80 anni, caduta a terra dopo aver ricevuto una manganellata e ricoverata con trauma cranico. Diversi video sui social testimoniano anche questo momento.