Centinaia di persone – 500 secondo gli organizzatori – in corteo nelle strade di Quartu Sant’Elena, alle porte di Cagliari, contro il Tyrrhenian link, il collegamento di scambio elettrico di Terna che collegherà Sardegna, Sicilia e Campania.
Un’infrastruttura, secondo Terna, strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec).
Ma il Comitato Quartu No Tyrrhenian Link è stato molto chiaro: “Chiediamo l’immediata sospensione dei lavori – spiega all’ANSA la portavoce Giulia Lai – il Comune di Quartu ci deve ascoltare. Questi sono metodi colonialisti”.
Nei mesi scorsi ci sono state le prime mobilitazioni a Selargius contro gli espropri. Ora il terreno di scontro si sposta a Flumini, punto di partenza o approdo dell’infrastruttura. “Per gli amministratori quartesi non si deve assolutamente e per nessun motivo parlare del progetto Tyrrhenian Link negli spazi deputati al confronto democratico – si legge in un comunicato dei manifestanti -. Noi non ci rassegniamo a tutto ciò e saremo sempre più testardi nell’opporci a tutto questo: pur favorevoli a una transizione ecologica, vogliamo impedire che questa si risolva in un’ennesima truffa ai danni del nostro popolo e a vantaggio esclusivo degli speculatori. Questa manifestazione contro il colonialismo energetico può rappresentare un nuovo inizio di questa lotta per una Sardegna libera e non più sottomessa”.