Crescono le presenze nel nord ovest, tornano i turisti stranieri

Bilancio positivo per la stagione turistica 2024 nel nord ovest Sardegna.

Secondo i dati elaborati dalla Federalberghi-Confcommercio di Sassari da maggio a settembre gli hotel hanno registrato una crescita di presenze.

Un dato evidenziato dall’incremento del coefficiente di riempimento delle camere (rapporto tra camere occupate e camere totali disponibili), che per il 2024 è stato del 75.37% contro il 69.05% del 2023 e il 75.09% del 2022.

In questo scenario Alghero si conferma la regina del turismo nel nord ovest dell’isola, con un indice di occupazione del 78.98%, sopra la media provinciale, contro il 73.18% registrato nel 2023.

Sassari e Golfo dell’Asinara si fermano a 67.59%, comunque in netta crescita rispetto al 2023, quando l’indice si era fermato al 61.19%.

“La rilevazione, estesa alle strutture ricettive alberghiere di Sassari, Stintino, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Valledoria, Sorso e aree interne sottese al Golfo dell’Asinara – commenta il presidente Federalberghi Confcommercio della provincia di Sassari, Stefano Visconti – Confortano gli operatori di settore e mettono in luce una performance ragguardevole, in miglioramento di sei punti percentuali rispetto al 2023 e in linea con il 2022, se si considera l’intero periodo maggio-settembre”.

Altro elemento positivo della stagione appena conclusa è il ritorno dei turisti stranieri: gli arrivi oggetto di campionamento hanno toccato quota 127.623 di cui 46.673 da mercato italiano e 80.950 da mercato estero; le presenze considerate complessivamente sono state 428.712, di cui 143.172 italiane e 285.540 straniere.

L’auspicio degli operatori è quello di vedere rafforzati i collegamenti aeroportuali con il nord e il centro Europa, ancora troppo isolato dal Nord ovest della Sardegna: “Crediamo che lo scalo Riviera del Corallo possa risultare attrattivo per le compagnie aeree che volessero pensare all’introduzione anche graduale di ulteriori collegamenti da Germania (è il nostro primo mercato) e Nord Europa, visto che si tratta di mercati maturi e ciò potrebbe favorire il load factor delle macchine in servizio”, sostiene Visconti.

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