I giornalisti si erano occupati del caso di un sedicenne morto in un incidente stradale, la cui potestà era stata affidata dal Tribunale di Roma proprio al sindaco del comune laziale.
«Querele per diffamazione per tutti i giornalisti che hanno raccontato un drammatico e delicato fatto di cronaca e persino ai cittadini che lo hanno commentato sui social network, deliberate dalla giunta comunale. È la sconcertante strada intrapresa dall’amministrazione di Formia nei confronti dei colleghi che si sono occupati del caso di un sedicenne morto in un incidente stradale, la cui potestà era stata affidata dal Tribunale di Roma proprio al sindaco del comune laziale Gianluca Taddeo». Lo si legge in un comunicato pubblicato sul sito web dell’Associazione Stampa Romana venerdì 31 maggio 2024.
«Una vicenda – prosegue la nota – di chiaro e rilevante interesse collettivo, che chiama in causa i servizi sociali, su cui indaga la Procura di Cassino e su cui si vorrebbe imporre il silenzio, offendendo la stessa memoria del ragazzo morto». Anche la Federazione nazionale Stampa italiana si unisce al sindacato regionale nell’esprimere «piena solidarietà ai colleghi destinatari di questa iniziativa dal sapore intimidatorio» ed è pronta ad intervenire al loro fianco.