Da scavi ad Aquileia nuovi reperti di case e attività produttive

Nuove evidenze di edifici residenziali di epoca romana, con colonnati e portici, e di attività produttive legate alla lavorazione dei cereali stanno emergendo ad Aquileia (Udine), in località Monastero, nel corso di una serie di indagini di archeologia preventiva avviate in vista della realizzazione, da parte del Comune, di un nuovo tratto di pista ciclabile su via Gemina, all’interno degli interventi previsti dal Pnrr.

Gli scavi, affidati alla ditta ArcheoTest srl, si svolgono sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Fvg e hanno permesso di mettere in luce contesti abitativi e produttivi, che offrono nuovi tasselli per la conoscenza del paesaggio suburbano a nord-est di Aquileia.

Una delle scoperte più significative effettuate in questi ultimi mesi – spiega una nota congiunta di Soprintendenza e Comune – riguarda un edificio di età romana a carattere residenziale, di cui è stata individuata parte del colonnato di un peristilio.

I dati raccolti consentono di ipotizzare due successive diverse destinazioni funzionali: come impianto produttivo e, in epoca tardoantica, come area agricola, forse connessa con il vicino monastero.

Un altro edificio era verosimilmente destinato ad attività produttive collegate alla lavorazione dei cereali. Anche in questo caso sono stati identificati diversi livelli di frequentazione e successive trasformazioni. Le indagini hanno poi evidenziato in un altro settore strutture pertinenti a complessi residenziali, ancora in corso di scavo. Si è rilevata inoltre la presenza di sistemi di drenaggio delle acque attraverso anfore.

Alcuni resti di carattere funerario, tra i quali un’olla in ceramica contenente ossa combuste e cenere, priva di corredo, documentano una seconda fase quando in corrispondenza degli edifici venne impiantata successivamente un’area cimiteriale.

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