Con il mese di settembre 2024 cambiano gli orari di accesso nei Musei civici di Cagliari. La Galleria comunale d’Arte nei Giardini Pubblici, il Palazzo di Città e il Museo di Arte siamese “Stefano Cardu”, dal giorno 3 saranno infatti visitabili dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10 alle 18.
Tra le mostre più importanti di questa estate cagliaritana, al Palazzo di Città di Cagliari è ospitata fino al prossimo 6 ottobre Robert Capa, le fotografie 1932-1954, una grande retrospettiva dedicata al celebre fotografo Robert Capa, considerato il padre del fotogiornalismo moderno. In collaborazione con Silvana Editoriale e con il contributo della Fondazione di Sardegna, è curata da Marco Minuz. Grazie alla collaborazione dell’agenzia Magnum Photos di Parigi, riunisce 110 fotografie, garantendo così un percorso antologico completo. Sono presenti in esposizione tutte le principali esperienze che caratterizzano il lavoro del fotografo ungherese naturalizzato statunitense: gli anni parigini, la Guerra civile spagnola, l’esperienza bellica fra Cina e Giappone, la Seconda guerra mondiale con la liberazione dell’Italia fino a Montecassino, lo sbarco in Normandia (di cui quest’anno si ricorda l’ottantesimo anniversario), l’avanzata alleata fino a Berlino, la Russia del secondo dopoguerra, la nascita dello stato di Israele e, infine, il conflitto in Indocina, dove Capa morirà prematuramente nel 1954, per il desiderio di scaƩare a pochi metri dai campi di baƩaglia, fin dentro il cuore dei conflitti. Il visitatore non troverà unicamente testimonianze di eventi drammatici, riconducibili alla sofferenza della guerra: la mostra, infatti, esplora il rapporto del fotografo con il mondo della cultura dell’epoca, con ritratti di celebri personaggi come Pablo Picasso, Ernest Hemingway, Truman Capote e Henry Matisse, mostrando così la sua capacità di penetrare in fondo nella vita delle persone immortalate.
Nella Galleria comunale dei Giardini pubblici, fino al 3 novembre 2024, invece, si potrà visitare “Bisus: la memoria e l’ombra del tempo”, personale di Gabriella Locci, a cura di Olga Scotto Di Vettimo. Il percorso espositivo è concepito come un focus sugli ultimi 15 anni di sperimentazione e comprende xilografie, tecniche calcografiche e pitture, all’interno di uno spazio, quello della Sala centrale della Galleria comunale d’Arte, che ospita ciclicamente diversi artisti. Nella sala si trovano tre grandi opere che dominano, accolgono e intessono uno stretto dialogo con lo spazio che viene trasformato in una grande installazione. A queste si accompagnano opere piccole che continuano in maniera puntuale tutto il discorso sulla memoria, sul tempo e sulla visionarietà.
Imperdibile una visita alla Galleria comunale d’Arte che custodisce le collezioni permanente, con la Collezione Ingrao costituita dalle opere dei più grandi maestri italiani del Novecento, tra cui Umberto Boccioni, con trentuno opere fra dipinti e disegni, Giacomo Balla, Mario Sironi, Fortunato Depero, Gino Severini, Filippo De Pisis, Carlo Carrà, Ottone Rosai e Mario Mafai. A Francesco Ciusa, tra i maggiori artisti sardi del Novecento, è dedicata invece la sala omonima, che espone le sue sculture in gesso, primo nucleo della Collezione civica di Artisti sardi. Questi gli orari di apertura: dalle 10 alle 18. Prenotazioni al numero 070.6776454.
Per chi ama la cultura orientale è infine visitabile il Museo d’Arte Siamese “Stefano Cardu”, una preziosa collezione di oggetti d’arte provenienti dall’antico Siam, l’attuale Thailandia. Sculture, argenti, porcellane, armi, manoscritti, tempere, una notevole varietà di pregiati pezzi artistici, datati tra il XIV e il XIX secolo. La preponderanza degli esemplari provenienti dall’antica Thailandia fa si che il Museo Cardu, aperto nel 1918, sia la più grande raccolta di arte siamese presente in Europa. Di notevole interesse anche il nucleo di avori giapponesi, le porcellane cinesi e le armi provenienti dalla Malesia. Il Museo resta aperto al dalle ore 10 alle 18. Prenotazioni al numero 070.6776543.