È tutto pronto al Teatro di terra realizzato da il Crogiuolo nel suo orto giardino a Quartucciu: una piccola arena per spettacoli al chiaro di luna ideata insieme all’orto nell’ambito di Mariposa de Cardu, il progetto di promozione sociale in memoria dell’insegnante e volontaria dell’associazione Oltre le sbarre Luisa Atzeri.
Da venerdì 15 a domenica 17 settembre l’orto urbano nato nelle campagne di Su Idanu e situato a ridosso della via Goffredo Mameli (già via dell’acqua) ospita tre serate all’insegna del teatro, con due debutti nell’Isola, del cinema e della natura (è obbligatoria la prenotazione al numero 3348821892).
L’area è stata ricavata con ciò che offre il terreno: per la platea sono stati scavati nella terra tre anelli a semicerchio, sistemate balle di fieno come seduta per il pubblico; il palcoscenico è una superficie di terra rialzata a forma rettangolare; lo scenario è una porzione di canneto.
Apre la rassegna venerdì 15 settembre alle 19.15 Giancarlo Murranca con un estratto dello spettacolo di Grazia Dentoni Il signore degli anellidi, accompagnato da Maurizio Camba che regalerà al pubblico lombrichi da compostaggio. Alle 19.30 Lorenza Zambon, direttrice artistica della compagnia astigiana La casa degli alfieri,è di scena per la prima volta in Sardegna col nuovo spettacolo La dama degli Argonauti: il ritratto, la storia di “Lady Power”, ovvero la naturalista e viaggiatrice Jeannette Villepreux Power (1794-1871).
L’appuntamento teatrale è anticipato da un’iniziativa con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza, la conoscenza della storia locale e soprattutto promuovere un modello di mobilità sostenibile: una passeggiata ecologica verso Su Idanu, in direzione Orto Giardino con ritrovo alle 18 ai parcheggi del cimitero (iniziativa a numero chiuso per una massimo di 15 persone). Durante il percorso la direttrice artistica del crogiuolo Rita Atzeri racconterà aneddoti e elementi storici su Su Idanu, frutto di interviste e raccolta dati presso gli abitanti che si sono resi disponibili. All’ingegnere ambientale Vania Erby e Daniela Spanu il compito invece di raccontare le piante endemiche e quelle coltivate tradizionalmente.
I visitatori sono invitati a raggiungere l’orto giardino a piedi, in autobus (da Cagliari con il il numero 30, fermata del cimitero di Quartucciu) o in bicicletta (le biciclette potranno essere parcheggiate all’interno dell’orto giardino). Per chi arriva in macchina si suggeriscono i parcheggi nelle vie adiacenti la via Goffredo Fofi.
L’indomani, sabato 16 settembre, la serata comincia alle 18.30 con il maestro burattinaio de Is Mascareddas Tonino Murru, in scena nello spettacolo Anima e Core, scritto e diretto a quattro mani con Donatella Pau.
La serata prosegue con la visione alle 20 del film di Enrico Pau Jimmy della collina (2008, ‘90) basato sul romanzo omonimo di Massimo Carlotto: nel film con gli attori Nicola Adamo e Valentina Carnelutti, Francesco Origo, attore e regista genovese, indimenticabile anima della compagnia cagliaritana cajka scomparso lo scorso anno, interpreta Don Ettore Cannavera.
Battute finali della rassegna domenica 17 settembre alle 19.30 con un autore e interprete d’eccezione: Pino Petruzzelli. Il drammaturgo, scrittore, regista, attore, fondatore a Genova con Paola Piacentini del Centro Teatro Ipotesi, porta in scena Storie di uomini e di vini, la straordinaria storia di Dionigi, il vignaiolo che ha saputo dare concretezza al sogno e, attraverso le sue continue lotte, arrivare a creare un’eccellenza da una terra avara.
Il Teatro di Terra è l’ultimo passo di un articolato cammino per il progetto Mariposa de Cardu.“Mariposa ha realizzato da maggio ad oggi circa una ventina di spettacoli tra l’Oasi Vicenziana, l’Aias di Domuusnovas, l’RSA Gersia di Selargius e la casa di riposo Vittorio Emanuele di Pirri – spiega Rita Atzeri – Si sono rese disponibili ed hanno realizzato spettacoli anche Animus Teatro, Officina Acustica e il gruppo di danze antiche di Roberto Magnabosco ed Elisabetta Bucciari”. E sull’orto giardino, prosegue la direttrice artistica del crogiuolo: “Hanno aderito al progetto 60 persone. Di queste, stanno lavorando al terreno in questa prima fase molto impegnativa una ventina. Sono nate delle bellissime sinergie – conclude – sono stata contattata anche da altre associazioni che piantano alberi per creare una rete di collaborazione, in particolare Vania Erby, ingegnere e esperta di agricoltura sinergica che si è resa disponibile con la sua associazione I bambini che piantano gli alberi”.