Edizione numero ventisei in arrivo per Forma e Poesia nel Jazz: dal 13 al 17 settembre il festival organizzato a Cagliari dall’omonima cooperativa, con la direzione artistica di Nicola Spiga, pianterà le tende negli spazi del Lazzaretto, il centro culturale nel quartiere Sant’Elia, per cinque, intense serate all’insegna del jazz (e suoi immediati dintorni), con il consueto riguardo per la scena nazionale di questa musica; e, accanto ai concerti, vari altri eventi e appuntamenti, a completare un cartellone come al solito fitto e variegato.
Nell’arco dei suoi cinque lustri di attività, Forma e Poesia nel Jazz ha ospitato tanti nomi di primissimo piano della scena jazzistica italiana, come Stefano Bollani, Paolo Fresu, Franco D’Andrea, Fabio Boltro, Antonello Salis, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, per citarne alcuni, senza trascurare i più interessanti progetti e talenti isolani. Una formula valida anche per questa ventiseiesima volta: ecco dunque pronti a sbarcare nel capoluogo sardo un’autentica icona del jazz nazionale, il trombettista Enrico Rava con il quartetto di Alessandro Lanzoni, le cantanti Simona Molinari, Karima e Camilla Battaglia in duo con Rosa Brunello, il sassofonista Stefano Di Battista col suo quartetto, i Savana Funk, mentre “giocheranno in casa” i sardi Dancefloor Stompers, Choro da Ilha, Mambo Django, Syncopated City, la cantautrice Chiara Effe, oltre alla clarinettista Zoe Pia e i Tenores di Orosei “Antoni Milia”, protagonisti di un’appendice del festival il 24 settembre alla Tomba di giganti di Is Concias, nel territorio di Quartucciu.
Non sarà questa l’unica sortita fuori dal Lazzareto: il programma propone infatti anche un piano solo di Andrea Schirru all’alba nello scenario dello stagno di Molentargius (13 settembre), un’escursione alla Sella del Diavolo, il promontorio che si affaccia sul Golfo di Cagliari, con un concerto del trio della cantante Carla Giulia Striano (il 14), incursioni musicali di Marco Pittau (tromba) e Matteo Costa (contrabbasso) sulla metropolitana da Monserrato a Settimo San Pietro (il 15 e il 16), e una “pedalata jazz” da un capo all’altro della città, accompagnata dalle musiche della SeuinStreet Band (il 17). I tre appuntamenti musicali rientrano nel cartellolne di Cagliari dal vivo, il programma di attività culturali e di spettacolo promosso dal Comune del capoluogo sardo.
Musica ma non solo a Forma e Poesia nel Jazz: il programma prevede infatti anche incontri e le presentazioni di due pubblicazioni della casa editrice sarda Abbà: il 14 “Miti e ulteriori leggende di un’altra Sardegna”, cartoline semiserie da un’Isola bizzarra firmate da Emanuele Pittoni e Renzo Cugis; l’indomani sarà invece il turno di “Prolagus”, disco e libro del cantautore Andrea Andrillo. Ma non è tutto, perché tra le attività collaterali figura anche un laboratorio inclusivo per ragazzi e ragazze con disabilità a cura dell’associazione Istranzos de domo.
- Al via il 13 settembre
Forma e Poesia nel Jazz numero ventisei prenderà il via mercoledì 13 settembre con una serata a ingresso gratuito (ma con prenotazione su eventbrite.it). A salire per primi sul palco allestito al Lazzaretto di Sant’Elia, alle 20, saranno i Dancefloor Stompers: Danilo Salis (chitarre elettriche), Andrea Schirru (organo, pianoforte, synth, tastiere), Gianmarco Diana (basso elettrico), Frank Stara (batteria, percussioni), Silvia Follesa, Marco Cotza (voce). Attiva dal 2009, la formazione cagliaritana è dedita al suono della grande musica per il cinema e la televisione, la library music e il Soul Jazz, il Rhythm’n’blues e il Funk degli anni ’60/’70.
Di sei anni più recente è invece la nascita dei Savana Funk, protagonisti del secondo set della serata. Aldo Betto (chitarra), Blake Franchetto (basso), Youssef Ait Bouazza (batteria), incarnano l’essenza della live band con jam incendiarie, groove irresistibili e un’invidiabile presenza scenica, trovando sul palco la dimensione congeniale per mettere in mostra lo spirito del gruppo e la sua formula: una commistione di musica africana, funk, blues, rock psichedelico, influenze jazzistiche e melodie forti. Cinque album all’attivo: il più recente è “Ghibli”, dello scorso ottobre.
- Giovedì 14 settembre
Tutte le serate al Lazzaretto avranno inizio alle 20 e così anche quella di giovedì 14 che si apre con i Choro da Ilha, formazione isolana che, come dichiara il nome, ha il suo ambito di riferimento nello choro, un genere raffinato della musica popolare brasiliana, con alcuni degli strumenti tipici e fondamentali della sua tradizione. Un progetto di alto livello tecnico che affronta un repertorio di facile fruizione, allegro e coinvolgente attraverso la tromba di Matteo Sedda, il clarinetto di Emilia Mulas, la chitarra a sette corde nelle mani di Christian Ferlito e il ritmo sostenuto dal pandeiro di Federico “Carioca” Unali.
Altre sonorità e atmosfere nella seconda parte della serata: “Morricone Stories” è il progetto (e il titolo dell’album pubblicato nel 2021 dalla Warner Music) con cui Stefano Di Battista – nome di primissimo piano della scena jazzistica internazionale, con una carriera parallela tra Italia e Francia – rende omaggio in chiave jazz al grande compositore e Premio Oscar Ennio Morricone, scomparso tre anni fa, al quale il sassofonista romano (classe 1969) era legato da una sincera amicizia, oltre che da diverse collaborazioni. Con Di Battista ai sax contralto e soprano, saranno sul palco del Lazzaretto Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria.
- Venerdì 15 settembre
Due voci femminili caratterizzeranno la serata di venerdì 15. La prima (come sempre alle 20) è quella di Chiara Effe, autrice e cantautrice cagliaritana, classe 1984, vincitrice del premio “Musica Contro le mafie” nel 2017 e del premio Fabrizio De André nel 2018 (doppiamente premiata con la targa del pubblico oltre che della giuria), impegnata a presentare il suo secondo disco, “Via Giardini”.
A seguire, riflettori puntati su Simona Molinari con un repertorio che spazierà dai suoi brani più celebri a reinterpretazioni personali di alcuni successi del cantautorato italiano, fino ai pezzi contenuti in “Petali”, l’album per cui l’anno scorso ha ricevuto la Targa Tenco come migliore interprete. Ad accompagnare la cantaurice aquilana (ma nata a Napoli nel 1983) sul palco del Lazzaretto ci saranno Claudio Filippini al pianoforte, Egidio Marchitelli alla chitarra, Nicola Di Camillo al basso e Fabio Colella alla batteria.
A chiudere la terza giornata di Forma e Poesia nel Jazz, appuntamento dopoconcerto con i Mambo Django, ensemble cagliaritano che si muove tra jazz manouche, standard degli anni Trenta e Quaranta e il repertorio classico europeo e sudamericano.
- Sabato 16 settembre
Serata in rosa anche quella di sabato 16 che si aprirà con il duo formato da Camilla Battaglia (voce e live electronics) e Rosa Brunello (contrabbasso, basso elettrico e live electronics), due artiste che si sono spesso incrociate prima di incontrarsi musicalmente nel 2017 a Berlino. Rilasciato lo scorso aprile, il loro album “A Song Has A Thousand Years” propone un repertorio che non si identifica nella scelta dei singoli brani, canti recuperati dalla memoria, da tradizioni e paesi lontani, ma nell’intenzione che si sprigiona nella performance di questo duo difficile da etichettare.
Il secondo set vedrà sul palco Karima, voce potente e significativa in cui convivono e si esprimono i colori del jazz, del soul, del blues e perfino del gospel. Unica cantante italiana cui Burt Bacharach abbia scritto dei brani (e con il quale ha registrato a Los Angeles il suo primo album), l’artista italo-algerina di natali livornesi è attesa a Cagliari nel segno di “No Filter”, come si intitola il suo album del 2021 in cui ha rivisitato, secondo la sua cifra espressiva, undici grandi successi internazionali, da “Walk on the Wild Side” di Lou Reed a “Tears in Heaven” di Eric Clapton, passando per evergreen di Beatles, Police, Queen e altri big. Ad accompagnare Karima saranno Stefano “Cocco” Cantini (sax), Piero Frassi (pianoforte), Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Bernardo Guerra (batteria)
- Domenica 17 settembre
E sarà ancora una voce femminile a caratterizzare, domenica 17, il concerto di apertura dell’ultima serata del festival al Lazzaretto: quella della cagliaritana Irene Salis (voce, tastiere e live electronics), che insieme a Stefano Casti (basso, contrabbasso, chitarra) e Nicola Vacca (batteria, chitarra, live electronics) si riconosce sotto l’insegna Syncopated City, come si chiama questa nuova formazione isolana, nata dall’incontro tra le rispettive affinità e diversità, che abbatte consapevolmente gli steccati di genere.
Poi, il gran finale con Enrico Rava, autentica icona del jazz italiano, e il quartetto del pianista fiorentino Alessandro Lanzoni, classe 1992 ma con un curriculum già ragguardevole; con loro saranno sul palco Daniele Germani al sax, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria. Ottantaquattro anni appena compiuti (il 20 agosto), Enrico Rava è da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti: apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, il trombettista si è imposto rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente, sempre sorretta da una straordinaria freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali; musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni, con la sua schiettezza umana e artistica Enrico Rava si pone al di fuori di ogni schema.
- Domenica 24 settembre
In appendice del festival, domenica 24 settembre, Forma e Poesia nel Jazz pianta le tende per una mattina alla Tomba di giganti di Is Concias, uno dei siti più rappresentativi del territorio di Quartucciu. Un’immersione sonora nel respiro ancestrale dell’isola, un flusso vitale tra l’arcaico, il sacrale, l’avanguardia e la creazione estemporanea: si presenta così “Indindara”, progetto nato dall’incontro tra Zoe Pia, clarinettista, launeddista, sperimentatrice e compositrice jazz originaria di Mogoro, e le quattro voci dei Tenores di Orosei “Antoni Milia”, gruppo che vanta uno dei maggiori repertori musicali dell’isola che spazia tra il sacro e il profano. I suoni delle launeddas e del clarinetto con effetti elettronici, loopstation,campanacci e strumenti tipici delle processioni si uniranno alle straordinarie sonorità delle voci per andare verso nuove risoluzioni acustiche, per respirare un’atmosfera mediterranea, arcaica e arcana, espressa però in un linguaggio vivo.
L’appuntamento, con inizio alle 11, è inserito nel cartellone di “Arrexinis”, progetto promosso dal Comune di Quartucciu per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e archeologico della cittadina dell’area metropolitana di Cagliari e del suo territorio.