Un’azione condivisa per la crescita socioculturale del territorio attraverso la lettura e i libri: nasce con questo spirito il Festival letterario diffuso MarmilLibri, voluto e finanziato dall’Unione Comuni Marmilla e dai Comuni che ospiteranno le iniziative: Pauli Arbarei, Siddi, Turri, Ussaramanna, Villanovaforru e Villanovafranca. Il festival, organizzato dal Club di Jane Austen Sardegna con la direzione artistica di Giuditta Sireus, nel tempo coinvolgerà tutti i comuni che fanno parte dell’Unione. Si partirà in questa prima edizione dai paesi aderenti, che saranno adottati dagli autori e dalle autrici ospitati: Bea Buozzi e Paolo Roversi, Lorenza Gentile, Franco Arminio, Cristina Caboni, Francesco Abate, Ciro Auriemma e Maria Francesca Chiappe, Piergiorgio Pulixi.
Dal 21 agosto al 30 settembre si delineerà un percorso fatto di libri, arricchito da letture animate ed eventi esperienziali che esalteranno la cultura del territorio e la bellezza dei luoghi.
«Il festival è stato fortemente voluto dall’Unione Comuni Marmilla per incentivare la lettura e la cultura letteraria nei diciotto paesi che ne fanno parte», dichiara Martino Picchedda, sindaco di Turri e vicepresidente dell’Unione. «Alcuni di questi già propongono singolarmente appuntamenti letterari, il festival nasce dunque con l’intento di promuovere la lettura in modo unitario, con una serie di incontri che quest’anno si svolgeranno a Pauli Arbarei, Siddi, Turri, Ussaramanna, Villanovaforru e Villanovafranca ma che, a fronte di auspicabili futuri finanziamenti, è desiderio comune estendere all’intera Unione nelle prossime edizioni», conclude.
PROGRAMMA
LUNEDÌ 21 AGOSTO | PAULI ARBAREI | CHIESA DI SANT’AGOSTINO | ORE 21.30
Saranno Bea Buozzi e Paolo Roversi a inaugurare il festival “MarmilLibri” con le loro rispettive opere “L’anno delle parole ritrovate” (Morellini) e “Alla vecchia maniera. Il primo caso del commissario Botero” (Mondadori). Con gli autori dialogherà Andrea Melis.
“L’anno delle parole ritrovate”
Nel cimelio liberty di corso Buenos Aires, una misteriosa lettera viene lasciata nella guardiola della portineria scatenando la curiosità degli inquilini. Chi sarà l’ignoto mittente? La ricerca si trasformerà in una caccia al tesoro che consentirà ai destinatari di fare i conti con i propri desideri, i propri sogni, e le proprie paure.
Non mancheranno, così, nuove avventure che coinvolgeranno Diana e Regina, Agnes, Buk, Bea e il chihuahua Rimbaud, la vedova Merlizzi e la sua gatta Papillon, il dottor Bronte e il resto della compagnia del Macondo a cui si aggiungeranno nuovi adorabili personaggi. Un ulteriore mistero avvolgerà il palazzo: chi racconta le vite nel podcast “Le voci del condominio”? Sullo sfondo di una Milano che riparte, le vicende di un anno che non dimenticheremo: il conflitto in Ucraina, il giubileo della regina Elisabetta, le elezioni presidenziali.
Bea Buozzi
Giornalista e scrittrice, ha pubblicato con Mondadori la trilogia dei tacchi (“Matta per Manolo”, “Tutte Choo per terra” e “La vita è una Loubou meravigliosa”) e “Love Trotter” con SEM. Dopo “L’anno dei nuovi inizi” (pubblicato da Morellini nel 2021), torna la compagnia ironica e travolgente di palazzo Ranieri nel romanzo “L’anno delle parole ritrovate”.
“Alla vecchia maniera. Il primo caso del commissario Botero”
Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvocato dalla dubbia reputazione. Ad arrivare sul posto è la giovane Camilla Farina, ispettore di polizia, che in quel freddo omicidio vede l’occasione per dimostrare il proprio talento. Il caso, però, viene affidato a uno strano commissario, Luca Botero. Basette a metà guancia, trench e Church’s ai piedi, l’Amish – come viene chiamato da tutti – pare più adatto a un revival anni Settanta che per risolvere un delitto. A Botero bastano pochi minuti per dimostrare il solito formidabile acume investigativo: grazie a una combinazione di intuito, spirito di osservazione e memoria enciclopedica, legge tra le righe della scena del crimine meglio della Scientifica.
Paolo Roversi
È nato a Suzzara, in provincia di Mantova, ma vive a Milano. Scrittore, sceneggiatore e giornalista, è autore di diciotto romanzi tradotti in molte lingue, che gli hanno meritato, tra gli altri, due volte il premio Selezione Bancarella, il premio Camaiore, il premio Tettuccio e il premio Scerbanenco dei lettori.
GIOVEDÌ 24 AGOSTO | TURRI | PIAZZA MARTIRI | ORE 21.30
Il secondo appuntamento si terrà a Turri, che ospiterà Lorenza Gentile e il suo romanzo, edito da Feltrinelli, “Le cose che ci salvano”. Con l’autrice dialogherà Lucia Cossu. Musiche a cura del Maestro Andrea Scano.
“Le cose che ci salvano”
Gea vive in un condominio sui Navigli di Milano e non oltrepassa mai i confini del suo quartiere. In un mondo che sogna di andare su Marte, lei coltiva con amore il suo “orticello”.
Ha ventisette anni e si arrangia come tuttofare. Conserva in casa tutto ciò che prima o poi potrebbe servire perché non crede nei supermercati e nel comprare, ma nel riciclare e dare nuova vita alle cose. Vive sola, ma ha buoni amici: l’ottantenne pseudo-portinaia del palazzo, un pensionato taciturno, l’energica donna che gestisce la tavola calda in fondo alla strada, un tredicenne che sogna di diventare autista di corriera.
Un ruolo fondamentale nella storia è riservato al Nuovo mondo, una vecchia bottega di rigattiere, appartenuta un tempo alla carismatica Dorothy. Quella serranda rossa è rimasta abbassata per anni, finché all’improvviso la proprietà è stata rilevata da un’agenzia immobiliare, che vuole sgomberare e vendere al miglior offerente.
Ma se non si può riparare il passato, si può immaginare un nuovo futuro. Sarà questa la missione di Gea: salvare il negozio a ogni costo.
Lorenza Gentile (Milano, 1988) è cresciuta tra Firenze e Milano.
Ha pubblicato “Teo” (Einaudi Stile Libero, 2014; premio Edoardo Kihlgren, premio Seminara – Rhegium Julii e premio dei Giovani critici della Literaturhaus di Vienna), “La felicità è una storia semplice” (Einaudi Stile Libero, 2017; Universale Economica Feltrinelli, 2023) e “Le piccole libertà” (Feltrinelli, 2021), ispirato alla sua esperienza presso la celebre libreria Shakespeare and Company di Parigi. “Le cose che ci salvano” è il suo ultimo libro.
LUNEDÌ 4 SETTEMBRE | SIDDI | PIAZZA LEONARDO DA VINCI | ORE 19
Il poeta Franco Arminio sarà protagonista del terzo incontro della rassegna, che si terrà a Siddi, dove presenterà la raccolta “Sacro minore”, edito da Einaudi.
“Sacro minore”
«Sacro era mio padre | che non amava andarsene a dormire, | gli era caro il sonno sul tavolino», scrive Franco Arminio. «Sacri i negozi | che vendevano | le stoffe, gli ombrelli e la varechina. | C’era un sole preciso | alle undici del mattino», e ancora: «Sacro è che non sei morto stamattina». Sacra è la vita, insomma, nella sua dimensione biologica ineludibile, nel miracolo della sua persistenza, e nella minuzia degli sguardi, dei paesaggi, degli incontri quotidiani, che la riempiono, che la rendono viva, appunto. Arminio fotografa con i suoi versi, con la felicità compiuta della forma breve, qualcosa che tutti noi riconosciamo, un dettaglio che sprigiona un sentimento, il ricordo di un’atmosfera che ha a che fare con l’infanzia, o con un mondo perduto che trattiene comunque una traccia di sacro.
Franco Arminio
È nato e vive da sempre a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato molti libri, tra cui ricordiamo: “Vento forte tra Lacedonia e Candela”, “Cartoline dai morti”, “Cedi la strada agli alberi”, “La cura dello sguardo”. Guida da tanti anni azioni contro lo spopolamento delle aree interne, racconta i paesi con la scrittura e con le immagini. Ha ideato e porta avanti “La casa della paesologia” a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano. Per Einaudi ha pubblicato “Studi sull’amore” (2022 e 2023) e “Sacro minore” (2023).
GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE | USSARAMANNA | NURAGHE SAN PIETRO | ORE 18.30
La terza serata sarà un viaggio esperienziale che inizierà con la presentazione del romanzo di Cristina Caboni “La via del miele” (Garzanti), arricchita dalla partecipazione della maestra pastaia Annalisa Atzeni.
Con l’autrice dialogherà Giuditta Sireus. Letture animate a cura dell’attrice Rita Atzeri.
“La via del miele”
Dal tetto del palazzo, Alice riesce ad ammirare tutta Parigi. Davanti a tanta bellezza, ciò che si è lasciata alle spalle non fa più così male. Con sé ha portato solo la cosa più importante: le sue api. Lì, a decine di metri d’altezza, c’è il suo alveare, un posto per lei magico. Ma ora le api sono scomparse, e Alice sa che questo è un messaggio per lei. Loro da sempre le indicano la strada. Così, quando il telefono squilla, capisce che tutto sta per cambiare: sua sorella Emma, la persona che ha amato come nessun’altra, ma che non sente da due anni a causa di una sciocca lite, non c’è più. Prima di andarsene, però, le ha lasciato il dono più grande: sua figlia. Alice non sapeva di avere una nipote e non ha idea di come si cresca un bambino. Non si sente all’altezza. Deve trovare qualcuno che se ne prenda cura, anche se questo vuol dire andare in Sardegna, l’isola che fa da sfondo a tanti racconti della sua famiglia.
Tra il fascino di Parigi e quello della Sardegna, una ragazza prova ad abbattere le barriere che la dividono dalla vera sé stessa.
Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. È l’autrice dei romanzi “Il sentiero dei profumi” – bestseller venduto in tutto il mondo, adorato dai lettori e dalla stampa, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere – e il suo seguito, “Il profumo sa chi sei”, “La custode del miele e delle api”, “Il giardino dei fiori segreti” – Premio Selezione Bancarella 2017 –, “La rilegatrice di storie perdute” e “La stanza della tessitrice”.
DOMENICA 24 SETTEMBRE | VILLANOVAFORRU | PIAZZA COSTITUZIONE | ORE 19
Il quinto appuntamento si terrà a Villanovaforru con Francesco Abate, Ciro Auriemma e Maria Francesca Chiappe, che presenteranno la raccolta di racconti “Giallo sardo 2”, edito da Piemme.
“Giallo sardo 2”
Un’altra estate avanza portando con sé delitti, misteri e gialli da risolvere. La Sardegna si prepara a ospitare una nuova stagione di narrazioni lungo le piste investigative di detective consumati e a volte improbabili, giornaliste impiccione, carabinieri astuti o alle prime armi, poliziotti dal passato oscuro o dal presente tormentato. Dalla scintillante Costa Smeralda (le notti vacue di Porto Cervo) ai borghi minerari caduti in disgrazia, dalle spiagge chiassose assaltate dai vacanzieri sbarcati a frotte dai voli low cost alle periferie urbane corrose dal malessere. L’isola non è un monolito ma una terra dalle disparate sfaccettature.
Oltre agli autori già citati, l’opera contiene gli scritti di Antonio Boggio, Eleonora Carta, Barbara Sessini, Marcello Fois, Elias Mandreu, Lorenzo Scano e Gavino Zucca.
Francesco Abate
Giornalista e scrittore, ha esordito con “Mister Dabolina” (Castelvecchi, 1998). Sono seguiti “Il cattivo cronista” (Il Maestrale, 2003), “Ultima di campionato”, da un soggetto vincitore del premio Solinas (Il Maestrale, 2004/ Frassinelli 2006), “Getsemani” (Frassinelli, 2006) e “I ragazzi di città” (Il Maestrale, 2007). Con Einaudi ha pubblicato “Mi fido di te” (Stile libero 2007 e Super ET 2015), scritto a quattro mani con Massimo Carlotto, “Cosí si dice” (2008), “Chiedo scusa” (con Saverio Mastrofranco, Stile libero 2010 e Super ET 2012 e 2017), “Un posto anche per me” (2013), “Mia madre e altre catastrofi” (2016), “Torpedone trapiantati” (2018). Con “I delitti della salina” (2020) ha debuttato una nuova protagonista femminile nel giallo italiano, la giornalista investigativa Clara Simon, le cui avventure proseguono nel secondo titolo della serie “Il complotto dei Calafati” (2022).
Ciro Auriemma
È autore di romanzi per le edizioni e/o, Rizzoli, DeA Planeta e Piemme, tra cui il caso editoriale “Perdas de fogu” firmato con Massimo Carlotto, “Piove deserto” e “Sette giorni di maestrale” (pubblicato, quest’ultimo, in “Donne a perdere” con le opere di Michele Ledda e Piergiorgio Pulixi), entrambi scritti con Renato Troffa, “Il vento ci porterà”, e di racconti per alcuni quotidiani, periodici e per le raccolte “Giallo sardo” volumi 1 e 2 e “I racconti della locanda”.
Lavora in qualità di lettore e editor, e insegna tecniche narrative alla Scuola Baskerville. Per Book Advisor cura la rubrica di libri e scrittura “Niente trucchi da quattro soldi”. Collabora con la pagina culturale dell’Unione Sarda.
Maria Francesca Chiappe, giornalista professionista, è caporedattrice del quotidiano L’Unione Sarda per il quale si è a lungo occupata di cronaca giudiziaria. Dal 1986 al 1995 ha lavorato al Tg di Videolina. Per la stessa emittente televisiva, nel 2012 ha curato e condotto un ciclo di trasmissioni sui delitti irrisolti. Nel 2008 ha vinto il Premio Nazionale Cronista dell’anno (carta stampata) dell’Unione nazionale cronisti italiani. Nel 2011, col libro “Ladri di Uomini. Sequestri di persona in Sardegna e nel mondo”, ha ottenuto una menzione speciale al Premio Alziator. Nel 2013 ha vinto il premio Fernando Pilia nella sezione saggistica con il libro “Gli ottanta passi che hanno cambiato il Poetto”. Nel 2017 è stata insignita dal Capo dello Stato dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Ha pubblicato i volumi “Carezze di sangue”, “La serra dei misteri”, “Il potere che uccide” e, nel 2022, “Non è lei”, il suo primo romanzo noir.
SABATO 30 SETTEMBRE | VILLANOVAFRANCA | MUSEO ARCHEOLOGICO SU MULINU | ORE 18.30
La rassegna si chiuderà con la presentazione del nuovo romanzo di Piergiorgio Pulixi “Stella di mare”, edito da Rizzoli. Con l’autore dialogherà Graziella Monni.
“Stella di mare”
Certi luoghi sono maledetti. E le persone che ci abitano condannate a un destino che non meritano. Lo sa bene Stella, diciassette anni, l’estate negli occhi e addosso l’esuberanza di chi è giovane. Tutti a Sant’Elia, un quartiere popolare di Cagliari affacciato sul mare, la conoscono, la desiderano e la invidiano: perché lei è splendida, impunita. Speciale. Ma un giorno in cui il maestrale infuria rabbioso, viene trovata morta su una spiaggia, il volto sfregiato come a cancellare la sua bellezza leggendaria. Stella era pronta a lasciarsi alle spalle i palazzoni di Sant’Elia, ma il destino, o meglio, un assassino, ha scritto diversamente il suo futuro. È un’indagine difficile, questa, in cui si moltiplicano i sospettati e le piste: il vicequestore Vito Strega, insieme alla sua squadra di ispettrici, dovrà districarsi nei segreti di un quartiere impenetrabile per la polizia. E, fin da subito, dovrà fare i conti con i fantasmi della gente del posto e anche con i propri, che sperava di aver sepolto per sempre e invece tornano ad affiorare più forti che mai.
Piergiorgio Pulixi ha iniziato il suo percorso nel collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato “Perdas de fogu” (Edizioni E/O, 2008), e singolarmente “Un amore sporco”, inserito nel trittico noir “Donne a perdere” (Edizioni E/O, 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir “Una brutta storia” (Edizioni E/O, 2012), proseguita con “La notte delle pantere” (Edizioni E/O 2014), “Per sempre” (Edizioni E/O, 2015) e “Prima di dirti addio” (Edizioni E/O 2016). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato il romanzo “Padre Nostro” e per E/O il thriller psicologico “L’appuntamento”. Nel 2015 ha dato alle stampe “Il canto degli innocenti” (Edizioni E/O, 2015), primo libro della serie thriller “I canti del male”, seguito da “La scelta del buio” (Edizioni E/O, 2017), “L’isola delle anime” (Rizzoli, 2019), “Un colpo al cuore” (Rizzoli, 2021), “La settima luna” (Rizzoli, 2022). Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul «Manifesto», «Left», «Micromega» e «Svolgimento» e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Altre pubblicazioni: “Lo stupore della notte” (Rizzoli, 2018), “Per mia colpa” (Mondadori, 2021), “Il mistero dei bambini d’ombra” (Rizzoli, 2022), “La libreria dei gatti neri” (Marsilio, 2023). Le sue opere hanno ricevuto numerosi premi, tra cui lo Scerbanenco e il Fedeli.