Una stagione di grande rinnovamento a Neoneli per la nuova edizione di Licanìas, il festival di parole, arti e paesaggi promosso dall’Amministrazione comunale del piccolo borgo nel cuore del Barigadu, in provincia di Oristano. Cambia innanzitutto la collocazione temporale, con la rassegna che si riposiziona all’inizio dell’estate, per l’esattezza da giovedì 22 a domenica 25 giugno. E cambia anche la direzione artistica, affidata quest’anno allo scrittore torinese Giuseppe Culicchia, che cementa così il suo legame con Neoneli dopo la residenza artistica di sei anni fa dalla quale è nato il racconto “Neoneli, un (in)canto”, presentato al Salone del libro di Torino nel 2018.
A Licanìas saranno quattro giorni di musica e parole, arti visive e riflessioni attorno al tema “Muri”, scelto da Culicchia come filo conduttore di questa edizione. «Nuovi muri sono spuntati ovunque – spiega il direttore artistico – a dividere, frammentare, parcellizzare. Lo si è fatto in tema di diritti, in un’incessante, insensata lotta tra ultimi e penultimi e ultimi tra gli ultimi, intanto che dal discorso pubblico spariva un tema che al contrario dovrebbe essere centrale, quello del lavoro».
Muri sociali, dunque, ma anche muri interiori: «Chino sul proprio io ridotto ai minimi termini dello schermo che tiene in mano, l’appartenente alla Specie umana si nutre dell’illusione di poter comunicare in tempo reale con chiunque, e al contrario si ritrova sempre più solo. L’idea stessa di solidarietà pare essersi eclissata. Complice la nota pandemia, ci si è chiusi tra le mura di casa. E l’isolamento patito durante quei mesi ha scavato dentro di noi una sorta di fossato difensivo colmo di paura. Per paura ci si è divisi, accusandosi a vicenda, sordi alle ragioni o ai dubbi dell’altro, incapaci di mettersi in ascolto, pronti a giudicare e condannare».
E infine muri generazionali, con uno sguardo al futuro: «Non è forse un muro altissimo e invalicabile – conclude Culicchia – quello che oggi divide le generazioni? È al di là di quel muro il futuro delle nuove generazioni, di un paese come Neoneli e di una Nazione come l’Italia. Un Paese che non investe nei giovani è per definizione senza futuro. Ma è proprio di futuro che abbiamo bisogno: un futuro che va costruito giorno dopo giorno nel nostro presente, senza dimenticare le lezioni del passato».
Saggista, romanziere e traduttore, Giuseppe Culicchia esordisce come autore di racconti nell’antologia Papergang (1990), nell’ambito del progetto di scrittura giovanile “Under 25” curato da Pier Vittorio Tondelli. Ha pubblicato e tradotto libri per la maggiori case editrici italiane. I suoi romanzi sono stati pubblicati in Germania, Francia, Spagna, Catalogna, Paesi Bassi, Grecia, Russia, Romania, Repubblica Ceca, Corea del Sud, Turchia. Lo scrittore torinese sarà presente nella sua nuova veste di direttore artistico di Licanìas nella conferenza stampa di presentazione del festival prevista per il prossimo 17 maggio.