“Un grande progetto che mi vede coinvolto come artigiano del cuoio per portare tutto il mio sapere verso un popolo che vuole imparare e farcela con le proprie forze”.
Così Gianluigi Mignogna, artigiano del cuoio con un laboratorio in via Crispi a Campobasso, alla vigilia del suo viaggio verso il Burkina Faso per dare inizio al progetto ‘Cuoio e Pelle’ ideato dall’Università Popolare del Faso ‘Yaya Karim Drabo’ (UPF-YKD).
Tra i partner dell’iniziativa ci sono la Cooperazione svizzera, il Fondo di sostegno alla formazione professionale e all’apprendistato (Fafpa), la Scuola superiore delle tecnologie avanzate (Esta), il patronato del Burkina Faso.
L’Università popolare del Faso, dunque, si è rivolta allo specialista-artigiano molisano con 25 anni di esperienza in pelletteria. “L’attuazione di questo progetto – ha spiegato Mignogna – prevede in un primo tempo la formazione di 30 professionisti in tecnica avanzata e innovativa in materia di cuoio e pelle. La prima parte della formazione si terrà dal 14 al 25 agosto a Ouagadougou nei locali dell’Esta”.
Dall’Italia sono anche state acquistate macchine con tecnologia avanzata. I partecipanti a questa formazione provengono dalle organizzazioni della società civile burkinabè che operano per l’emancipazione economica e sociale delle persone emarginate in ogni parte del Burkina Faso. In un secondo tempo, al termine di questa formazione, i partecipanti formati saranno incaricati di formare in maniera continua centinaia di persone ogni anno. Si prevede anche di introdurre nel sistema educativo tecnico burkinabè un programma di formazione in pelletteria.
Il coordinamento e la comunicazione tra le due parti (Italia e Burkina Faso) è stato promosso da Alessandra Polidori, ricercatrice in sociologia, che ha monitorato lo svolgimento del progetto. L’idea, inoltre, è quella di avviare una vera e propria produzione di pelletteria che potrà essere commercializzata in tutto il mondo divulgandola attraverso ecommerce e pagine social.