Dall’industria una sostanza dannosa al secondo, appello dei medici all’Ue

Oltre 300.000 tonnellate prodotte ogni anno, 200.000 composti differenti, fino a 12.000 molecole dannose per la salute e l’ambiente. L’Europa è cioè sommersa da prodotti chimici che, affermano gli specialisti, “si trovano in moltissimi prodotti di largo utilizzo e che sono spesso interferenti endocrini, ovvero alterano gli equilibri ormonali, con effetti potenzialmente drammatici sulla salute di adulti e bambini come malformazioni congenite, disturbi dello sviluppo neurologico o della riproduzione, tumori, diabete e obesità”.

Gli esperti sollecitano anche un maggiore impegno nella ricerca scientifica, perché è indispensabile definire meglio soglie di sicurezza e conseguenze dei cocktail di sostanze a cui siamo esposti, che possono avere effetti negativi specialmente in gravidanza: un ampio studio finanziato dall’Ue ha dimostrato che l’esposizione a un mix di interferenti endocrini può aumentare fino al 54% la probabilità di ritardi del linguaggio nel bambino. È quindi “necessario rivedere e ampliare quanto prima la lista delle sostanze da vietare nei prodotti di largo utilizzo, per tutelare la salute dei cittadini”, è il monito degli endocrinologi.

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