“Fa impressione l’ostinazione con cui il Quirinale continua a sollecitare un’immediata e inflessibile applicazione della Direttiva Bolkestein contro ambulanti e contro i balneari. Anche in occasione della promulgazione del DDL Concorrenza il Capo dello Stato non ha perso occasione per richiamare Parlamento e Governo a indire il più presto possibile le aste per le aree pubbliche destinate al commercio ambulante, così come nel 2022 aveva fatto per le concessioni degli stabilimenti balneari. In questo modo le istituzioni italiane finiscono per richiamare ancora più l’attenzione di quelle europee sull’applicazione della Direttiva Bolkestein, che mette oggettivamente in difficoltà tutto un mondo di piccoli e piccolissimi imprenditori italiani che, una volta persa la loro attività, avrebbero estrema difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro.
Ci domandiamo se è più importante rispettare una discussa e controversa Direttiva europea (che ha visto i passati Governi italiani fin troppo solleciti a ratificarla includendo categorie che potevano tranquillamente essere escluse) o il principio costituzionale del Diritto al Lavoro. Essere custodi della Costituzione significa insistere sulla sua prevalenza rispetto ai Trattati europei e sollecitare quindi il Governo a rilanciare le trattative a Bruxelles per modificare la Bolkestein per difendere il diritto al lavoro di decine di migliaia di lavoratori italiani.” Così ha dichiarato Gianni Alemanno, segretario nazionale del Movimento politico Indipendenza!