Le Gallerie dell’Accademia di Venezia dedicheranno nel 2024 una mostra all’opera Willem de Kooning, icona dell’arte statunitense, tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta.
L’esposizione sarà allestita dal 16 aprile al 15 settembre 2024.
Curata da Mario Codognato e Garry Garrels, promossa in collaborazione dalle Gallerie e con la Willem de Kooning Foundation, la mostra pone l’accento sull’impatto dei due soggiorni in Italia dell’artista, nel 1959 e 1969, attraverso 75 lavori (dipinti, sculture e disegni). Willem de Kooning, nato a Rotterdam (Olanda) nel 1902 e giunto negli Usa nel 1926, dopo essersi imbarcato clandestinamente su una nave, nel corso della sua lunga carriera che dalla fine degli anni Cinquanta lo ha portato ad essere una delle icone dell’arte statunitense, non ha mai smesso di mettersi in discussione, di rinnovare la sua ricerca, di sperimentare, di diffidare dal successo commerciale, e “ricominciare da capo”. Quella di Venezia si annuncia come la mostra più ampia dedicata a De Kooning mai fatta in Italia.
L’artista giunse in Italia la prima volta nel 1959, anno che segnò anche il suo primo ritorno in Europa, è si recò a Roma. Lì, lontano dal mondo newyorchese, frequentando artisti già conosciuti negli States, come Afro, Scialoja o Dorazio, produce molte opere in bianco e nero su carta all’insegna della sperimentazione di materiali e tecniche. È un anno di svolta che troverà piena forma con il ritorno a New York e I grandi quadri astratti. Tre opere del 1960 saranno esposte assieme per la prima volta. Nel percorso espositivo il muoversi tra pittura e scultura prende forma anche attraverso i disegni degli anni Sessanta e Settanta, fino alle opere dal 1981 al 1987, tra figurazione ed astrattismo, pervase da “un senso di composizione barocca”