L’isola di Ortigia, antico centro storico della città di Siracusa, è tra le più belle del Mediterraneo. Con i suoi monumenti, i suoi siti archeologici e l’architettura barocca, le meraviglie naturalistiche è una meta turistica prediletta dai visitatori di tutto il mondo. Meno conosciuto è il suo coinvolgimento nei confronti dell’arte contemporanea: il festival Ortigia Contemporanea – la cui prima edizione è in programma dal 17 al 30 giugno – nasce proprio con l’obiettivo di ampliare l’offerta culturale siciliana e richiamare sull’isola gli artisti più influenti e sperimentali del nostro tempo.
Epicentro della manifestazione è la rassegna collettiva Story yet to be told che, riunendo una varietà di media – pittura, videoarte, installazione e performance, ma anche fotografia e scultura – punta a offrire una panoramica quanto più eterogenea sulle ultime novità della scena. A cura di Domenico de Chirico e in collaborazione con Eleonora Angiolini, la retrospettiva chiama a raccolta ben 21 artisti, tra cui spiccano Joël Andrianomearisoa, Giuditta Branconi, Martina Cassatella, Mateusz Choróbski, Gianni Di Rosa e il collettivo di videoartisti AES+F, per citarne alcuni. “Poche ma rappresentative opere”, anticipa Domenico de Chirico, “della produzione di ciascuna/o delle artiste e degli artisti invitati animeranno il Festival seppur con l’intento di voler creare un’atmosfera liturgicamente rarefatta, sapientemente aperta eppur gentilmente esplicita, così da poter amabilmente consentire allo spettatore di trovarsi vis-à-vis con l’opera d’arte per un confronto volontariamente spogliato di distrazioni inessenziali”. Nella mostra Story yet to be told sono coinvolte alcune tra le più rappresentative architetture comunali dell’isola di Ortigia.
Il festival prosegue poi in tutta l’isola con un ampio cartellone di eventi. Quattro gli appuntamenti espositivi con le gallerie di Ortigia: la Galleria Leucò presenta Giuseppe La Spada, mentre all’art gallery Materiarte ospita la rassegna di Andrea Chisesi. Parallelamente, Momo Art accoglie la doppia personale di Mema Trapani e Glenda Costa e infine Galleria Labò riunisce i lavori di Giuseppe Piccione e Giacomo Lo Verso. A questi si aggiungono una serie di talk che accendono i riflettori sui protagonisti e sui temi centrali del mondo dell’arte contemporanea. Spazio, infine, anche alla musica con due concerti dal vivo, il 21 e il 28 giugno.