Un detenuto del carcere di Bancali, a Sassari, ieri notte ha dato fuoco a una coperta e ha poi aggredito con una sbarra di ferro gli agenti penitenziari intervenuti per spegnere le fiamme.
Cinque poliziotti sono finiti al Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata: quattro perché intossicati dal fumo che ha invaso l’ala del penitenziario, e uno perché colpito alla testa e al costato dal detenuto, con una sbarra rudimentale di ferro.
Lo stesso detenuto pochi giorni fa si era reso protagonista di un’altra aggressione agli agenti.
“Non passa giorno che non si verificano aggressioni nei confronti della Polizia penitenziaria che presta servizio in Sardegna e a Bancali in particolare – denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe, dando conto di quanto successo – Siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse e i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”.
“Non siamo più disponibili a confrontarci con questa amministrazione che non adotta azioni efficaci e risolutive per permettere al personale di polizia di prestare la propria attività lavorativa nella dovuta serenità”, attaccca Luca Faus, segretario regionale del Sappe – Siamo pronti a scendere in piazza”.