In un post sui social, pubblicato da Pier Franco Devias del Movimento Liberu, si evidenzia la presenza tra i tanti like del profilo di Alessandra Todde, molti che sembrano non essere sardi.
Ecco il post di Devias: “Ieri sera stavo seguendo la diretta di Soru da Oristano. Ogni tanto per curiosità andavo a vedere come andava la diretta contemporanea di Todde, che era anche lei a Oristano. Di primo acchito sono rimasto colpito dal gran numero di mi piace nella diretta di Todde, che erano molti di piu di quelli per Soru”.
“Giusto per curiosità, e senza un perchè preciso, sono andato a vedere un pò chi metteva i mi piace. Lo facciamo tutti, facebook è facebook. Ci ho trovato tanti miei contatti, tanti conoscenti, cittadini sardi di ogni dove, come era normale. Poi piano piano ho iniziato a notare cognomi di chiara origine italiana. Niente di chè, ho pensato, anche in Sardegna è pieno di gente col cognome di origine italiana”, prosegue il post di Devias.
“Man mano che proseguivo però la gente con cognome italiano aumentava. Aumentava. Aumentava. Al punto che riesce piuttosto difficile credere che fossero tutti o in gran parte sardi”…”Non vorrei fare illazioni, ma qualcosa mi dice che i numeri del consenso a Todde siano costruiti, in buona parte, con una sapiente mobilitazione di truppe cammellate. E non parlo solo dei viaggi della speranza che le sigle di sostegno organizzano per andarle appresso a fare la claque, mi riferisco alla macchina di chiaro stampo grillino che convoglia automaticamente su di lei centinaia di likes, qualsiasi cosa scriva, per puro spirito corporativo. O cameratesco, scegliete voi”, prosegue il post.
“Non possono farlo? Ma certo che possono! Nessuno vuole impedire ai prestigiatori di guadagnarsi il pane.
Possono continuare di buon grado a radunare sostenitori che non hanno nulla a che vedere con la Sardegna, persino moltiplicare i likes con profili falsi (entrate in alcuni e vedrete che non hanno mai avuto alcuna attività). Del resto, se il ranocchio si gonfiava per sembrare più grosso davanti al leone, perché una cordata politica non può costruire una bolla mediatica per fare credere ai boccaloni di essere molto più grande?”…”Piuttosto sarebbe bene che qualche supporter un po’ troppo agitato si ricordasse che le truppe cammellate mobilitate dall’Italia possono continuare a mettere likes, a centinaia, in maniera ossessivo compulsiva. Ma dentro l’urna ci vanno le schede dei sardi, non i likes”, incalza Devias.
“E in tutto ciò – come mostro nello screen alla fine – volevo segnalare che anche la stampa farebbe bene a conservare un pò più di imparzialità nella narrazione politica. Perché i numeri, come i fatti, hanno la testa dura”, conclude Devias.