Ampia adesione dei Comuni sardi al bando regionale per l’erogazione di finanziamenti per la diagnosi energetica e attestazione energetica degli edifici pubblici di loro proprietà. Sono infatti 251 i Comuni che hanno risposto all’avviso della Regione per richiedere i fondi. L’obiettivo della misura, attivata dall’assessorato regionale dei Lavori Pubblici, è quello di dare un sostegno economico alle amministrazioni civiche nella promozione degli interventi di efficientamento energetico del proprio patrimonio edilizio. “Un impegno importante quello della Regione sul patrimonio edilizio pubblico del territorio, basti pensare che per la riqualificazione energetica degli edifici e l’illuminazione pubblica, le risorse stanziate per il 2023 in Finanziaria ammontano a 40 milioni di euro. Per il finanziamento delle diagnosi e attestazioni energetiche degli edifici pubblici abbiamo messo a disposizione dei Comuni complessivamente 1,8 milioni di euro ripartiti in 400mila euro per il 2023, 600mila per il 2024 e 800mila per il 2025. In totale sono 556 gli edifici ritenuti ammissibili al finanziamento e inseriti in graduatoria, tra teatri, mercatici civici, palazzetti dello sport, centri polivalenti, scuole, musei, biblioteche, municipi e centri d’aggregazione. Appena 34 gli edifici non ammissibili, la quasi totalità perché già destinatari di un finanziamento analogo a quello previsto dal bando. Ora si procederà allo scorrimento della graduatoria per l’erogazione ai Comuni dei fondi disponibili”.
“Il bando – precisa l’assessore Saiu – rappresenta un primo importante sostegno ai Comuni in vista della direttiva europea ‘Casa Green’, sulla quale gli stati membri potrebbero arrivare presto a un accordo e che prevede, tra le altre cose, la riqualificazione energetica degli edifici pubblici nei prossimi anni. Nella programmazione POR FESR 2021-2027 sono previste importanti risorse per la riqualificazione energetica degli edifici e, per i Comuni, la certificazione energetica è rappresenta uno strumento indispensabile per l’accesso ai fondi”.
Le istanze sono state inserite in graduatoria attraverso un criterio che privilegiasse, in modo particolare, gli edifici più utilizzati, attraverso il rapporto tra numero di utenti e dimensioni dell’edificio stesso.
“Abbiamo impostato la misura – sottolinea l’assessore Saiu – in modo da renderla semplice ed accessibile a tutti, così da estendere il più possibile la platea dei beneficiari e garantire un’equa distribuzione delle risorse”, conclude l’assessore Saiu