Digitalizzata per la prima volta “La crociera” di Virginia Woolf

Per la prima volta la copia personale di Virginia Woolf del suo romanzo d’esordio, ‘La crociera’ (The Voyage Out), è stata completamente digitalizzata. Il libro, come racconta la Bbc, è stato riscoperto nel 2021, dopo essere stato erroneamente conservato per 25 anni in una delle sezioni della biblioteca dell’Università di Sydney.

Si tratta dell’unica copia del suo genere disponibile al pubblico e contiene rare iscrizioni e modifiche fatte personalmente dalla scrittrice. Gli esperti delle opere di Woolf ritengono che questo i completamento di questo processo potrebbe fornire informazioni sulla salute mentale e sui metodi di lavoro e stesura dell’autrice inglese, considerata uno dei più importanti letterati del XX secolo grazie alle oltre 45 opere pubblicate, tra cui ‘Gita al faro’ e “La signora Dalloway’.

L’Università di Sydney spera ora che condividere pubblicamente la copia in loro possesso, possa portare a un’analisi più profonda delle molteplici note presenti. Pensieri e revisioni, adottate o abbandonate da Woolf, che andranno a regalare a una nuova generazione di lettori, studenti di letteratura e studiosi un’idea dei pensieri della scrittrice. È noto che Virginia Woolf soffriva di ansia, insonnia e ripetuti crolli mentali durante la stesura de ‘La crociera’ durata circa 7 anni.

Cadde di nuovo in depressione e fu ricoverata in una casa di cura il giorno prima che fosse pubblicato nel 1915, rimanendovi per sei mesi. Suo marito Leonard Woolf ha detto che stava “scrivendo ogni giorno con grande intensità” e finire il romanzo è stata quasi “una tortura”.

Morì nel marzo 1941, all’età di 59 anni, dopo essersi riempita le tasche del cappotto di pietre e aver camminato nel fiume Ouse. L’Università di Sydney ha spiegato come si pensasse che la copia ritrovata de ‘La crociera’ fosse andata perduta “a causa del trambusto della vita quotidiana del campus e della biblioteca”. Simon Cooper, esperto di Metadata della Fisher Library di Sydney, ha trovato materialmente il libro riordinando gli scaffali e le pubblicazioni.

“Avevo capito che il libro non apparteneva a quel settore, così l’ho tirato fuori e ho visto il nome dell’autore scritto a mano sulla prima pagina. Così, ho cercato la sua calligrafia per confrontarla, e corrispondeva”.

Si è poi scoperto che l’Università ha acquisito il libro alla fine degli anni ’70 tramite la libreria Bow Windows a Lewes, nell’East Sussex. Virginia e suo marito Leonard Woolf avevano infatti vissuto nella zona. Uno dei più antichi librai antiquari del mondo, Maggs Bros a Londra, ha detto alla BBC che il libro potrebbe valere circa 250.000 sterline. Nell’edizione in questione si possono vedere modifiche scritte a mano da Woolf a matita blu e marrone, con estratti dattiloscritti incollati sulle pagine.

“Ha un valore iconico”, ha detto a Mark Byron, professore di letteratura moderna all’Università di Sydney, che ha studiato il libro di persona. “Le revisioni sono affascinanti in termini di ciò che Woolf stava pensando in quel momento”, ha aggiunto.

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