Dinamo: grandi cambiamenti per i sassaresi

Rivoluzione in casa Dinamo. Dopo gli addii di Robinson, Jones, Dowe, Stephens e gli abbandoni di Devecchi e Chessa, la società biancoblù lavora intensamente per allestire il roster definitivo della prossima stagione.

Il general manager Federico Pasquini di concerto con il coach Bucchi ha messo a segno il blitz sotto le plance, assicurandosi le prestazioni di Stéphane Gombauld, centro francese classe 1997, nell’ultima stagione a Nancy dopo aver disputato un campionato nella ABA league.

Come riportato sui canali ufficiali della Dinamo, Gombauld, nazionale francese, è stato inserito a 15 anni negli atleti francesi di maggior interesse nazionale firmando per l’Asvel e poi costruendosi a step la propria carriera.
Ha vinto da MVP la A2 francese, trascinando Nancy alla promozione con 20 punti e 9 rimbalzi di media. Anche lui come il prossimo compagno di squadra Whittaker non ha risentito del salto di categoria ed è andato sempre in crescita, chiudendo la stagione nella LNB con 13.5 punti, 6.5 rimbalzi, quasi 2 stoppate di media a partita.

Ha tirato i liberi nell’ultimo torneo con oltre il 74%. Tanta gavetta da giovanissimo in A2 francese (Saint Clermond – Lille e Chartres), l’esplosione a Blois poi ha dominato nel campionato serbo prima di ritornare in patria.
Braccia lunghissime, eccellente difensore e intimidatore ha nella dinamicità e nell’atletismo le sue armi migliori dimostrando di poter essere un giocatore che ha ancora grandi margini di miglioramento.
Corre il campo, rolla, ha capacità di giocare 1vs1 fronte e di poter attaccare anche spalle a canestro.
Gombauld ha impressionato nell’ultimo torneo transalpino con 10 doppie doppie, 25 punti contro Boulogne seconda della classe, contribuendo con grande impatto alla salvezza di Nancy.

L’ingaggio del centro francese arriva dopo quello dei due play, l’italiano Alessandro Cappelletti e l’americano Stanley Whittaker.

Cappelletti, umbro di Assisi, classe 1995, play, grande promessa di Siena, ha vinto la BCL con la Virtus Bologna prima di ricostruirsi il ginocchio e ripartire dalla serie A2.
Lo ha fatto con grande personalità, talento e determinazione, da protagonista per poi diventare uno dei playmaker italiani più interessanti con la chiamata per un raduno in nazionale.
Gestione del ritmo, fisicità e difesa sono le sue caratteristiche più marcate all’interno di un giocatore che ha ancora potenziale inespresso ma che ha già raggiunto una discreta maturità.

Stanley Whittaker sarà la “mente” titolare, playmaker statunitense classe 1994 di Phildelphia, 183 cm per 86 kg ha giocato nell’ultima stagione a Wurzburg in Germania.

La point guard americana ha chiuso con oltre 18 punti e 5 assist di media, tirando con quasi il 50% dal campo (40% da tre punti), quasi 2 recuperi e più di 18 di valutazione per match.
Nelle statistiche avanzate della lega tedesca è risultato tra i migliori 5 giocatori del campionato con menzioni particolari sulla difesa, l’impatto sull’attacco (ha giocato più di 50 possessi a partita tra tiri, assist, tiri liberi, falli subiti) e la capacità di creare per sé e per i compagni.
È stato inoltre MVP del mese di marzo, ha realizzato più di 20 punti 16 volte, scrivendo 37 punti nel match vinto a Bamberg.

Whittaker è un playmaker puro che ha grande qualità di ball handling e di apertura di braccia, senso del canestro a cui abbina un’eccellente meccanica di tiro.
Tratta benissimo la palla e ha capacità sia di prendersi responsabilità nei momenti chiave, sia nel coinvolgere i compagni.

Confermati Kruslin e Raspino, il general manager Pasquini è impegnato a completare il rinnovato roster.
A fianco del confermato coach Piero Bucchi ci saranno, dopo l’abbandono degli assistenti Giorgio Gerosa e Giacomo “Baio” Baioni, Massimo Bulleri, toscano di Cecina,una carriera incredibile con oltre 1000 partite allenate, ex grandissimo giocatore e Massimiliano Oldoini, esperto assistant ligure classe 1969.  Approda in Dinamo dopo due anni alla Pallacanestro Cantù al fianco di coach Meo Sacchetti.

Jack Devecchi sarà invece il nuovo club manager, fondamentale trait d’union tra la parte sportiva e quella dirigenziale.

Intanto Ousmane Diop che dovrebbe essere riconfermato, è stato convocato dal coach Pozzecco per il pre raduno con 22 giocatori nella Nazionale italiana.
Senegalese, quando è partito da Rufisque si è ripromesso un giorno di tornare nel suo Senegal e indossare la maglia della Nazionale.

Ha però grande riconoscenza nei confronti dell’Italia e dopo aver atteso la convocazione con il proprio paese ha risposto con entusiasmo alla chiamata azzurra possedendo anche il passaporto italiano.

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