Ci sarà anche il Pronto soccorso dell’Aou di Sassari tra quelli del sistema dell’emergenza-urgenza italiano che l’8 marzo parteciperanno al progetto “Diverse nel cuore”.
L’iniziativa, che si svolge in occasione della Giornata internazionale della donna, è organizzata dalla Società italiana di Medicina dell’emergenza e urgenza (Simeu).
Il progetto rappresenta una survey sperimentale che ha lo scopo di valutare le differenze nella presentazione del sintomo dolore toracico fra donne e uomini.
Mira quindi alla migliore definizione di una diagnosi differenziale, applicando i principi della Medicina di Genere. Saranno considerati “arruolabili” tutti i pazienti adulti (maggiori di anni 18) che accederanno consecutivamente al Pronto soccorso per tutta la giornata di venerdì con il sintomo “dolore toracico”.
“Il progetto Diverse nel Cuore – afferma il direttore del Pronto soccorso dell’Aou di Sassari, Paolo Pinna Parpaglia – rappresenta un passo importante verso una medicina più attenta alle specificità di genere. Un più appropriato inquadramento iniziale del sintomo dolore toracico ci permetterà di migliorare la prognosi e la gestione dei pazienti con malattia coronarica acuta, garantendo un approccio più efficace e personalizzato”.
Gli operatori si concentreranno quindi sulla sindrome coronarica acuta, una delle principali cause di mortalità nei paesi industrializzati. Si tratta di una patologia considerata responsabile di 7,4 milioni di casi di morte all’anno. C’è scarsa sensibilità su di un dato: le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di mortalità nelle donne, si stima che nel 2019 abbiano causato il 35 per cento dei decessi totali. Le donne, sebbene negli ultimi 30 anni la mortalità per sindrome coronarica acuta sia in calo, presentano ancora oggi una prognosi peggiore rispetto agli uomini. Questo è dovuto, tra le varie cause, alla minore consapevolezza. C’è, infatti, una sottostima dei sintomi e del rischio cardiovascolare che può produrre accessi tardivi o addirittura mancati accessi. Le donne più spesso degli uomini possono inoltre presentare un tipo di infarto chiamato “silenzioso”, che non è accompagnato da dolore al petto. Circa una su cinque donne ricoverate per Sca ha questa forma di infarto, mentre solo il 13% degli uomini non segnala dolore al petto.
“È fondamentale – conclude Pinna Parpaglia – concentrarsi sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce per ridurre l’impatto della sindrome coronarica acuta. La Medicina di Genere tiene conto delle differenze biologiche e socio-culturali tra uomini e donne che possono influire significativamente sullo stato di salute. In sintesi, la Sca colpisce sia uomini sia donne, ma le differenze di incidenza, sintomatologia e risposta ai trattamenti richiederebbero un approccio specifico per ciascun genere”.