“Finalmente il Parlamento dice basta all’assurda pratica dei cani tenuti a catena! Una pratica arcaica, incivile e non degna di un popolo che rispetta e ama gli animali. Sono sempre stato convinto che sia disumano fare ricorso a simili pratiche, che vincolano gli animali e ne impediscono il movimento in libertà. E me ne sono convinto ancora di più dopo le tremende immagini del 2021, con l’incendio del Montiferru, in cui troppi cani persero la vita avvolti dall’inferno di fiamme perché legati e dunque impossibilitati a scappare lontano dalla devastazione del fuoco. Il divieto dei cani a catena è un divieto pressoché assoluto che ritengo sia fondamentale non solo per garantire una migliore qualità della vita per gli animali, ma anche per segnare un passaggio culturale forte sul tema del rispetto e della convivenza con i nostri amici a quattro zampe che in svariate occasioni hanno dimostrato la loro lealtà e vicinanza verso l’uomo sacrificandosi spesso per salvare “noi”. Sono felice che questa mia richiesta – già portata avanti negli anni in cui ho ricoperto il ruolo di consigliere regionale in Sardegna -, sia stata accolta e inglobata in una norma di ben più ampio respiro: la Proposta di Legge n.30, che si pone il fondamentale obiettivo di migliorare la vita per rendere più dignitosa e serena la vita dei nostri amici a quattro zampe, di quelli che a tutti gli effetti sono i nostri compagni di vita! Sono altrettanto felice del fatto che anche un altro testo di legge, di cui sono co-firmatario, che prevede il divieto di utilizzo di “collari a strozzo” o di altri metodi che possano arrecare immotivato malessere all’animale e la previsione di assistenza veterinaria di base gratuita (per un totale di 1.000 euro annui per nucleo familiare) per coloro i quali rientrino nella prima fascia di reddito Isee, sia stato inserito e approvato. Finalmente in tutta Italia, grazie a questa norma possiamo dire a gran voce: basta ai cani in catene, basta a violenze immotivate!”, così il deputato Dario Giagoni.