“Il decreto Sud e la creazione di una Zes unica è penalizzante, non tiene conto della condizione di insularità e rischia di creare più danni che benefici.
Per questo serve che il Parlamento modifichi il testo”. Anche il consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa, presidente della commissione speciale per l’Insularità in Consiglio regionale, concorda sulla linea del Pd che questa mattina ha presentato nove emendamenti per modificare il Dl Sud del governo Meloni.
Per Cossa, “il Parlamento deve tener conto delle specificità insulari e garantire una maggiore attenzione in particolare per la Sardegna, l’isola europea più lontana dal continente”. Pur riconoscendo lo sforzo compiuto dal Governo per migliorare l’efficacia delle Zes, l’esponente dei Riformatori evidenzia i “lati oscuri del decreto: è un passo importante e condivisibile per garantire l’efficiente erogazione dei fondi alle regioni svantaggiate, ma emerge ancora una volta con chiarezza la mancanza di consapevolezza a livello nazionale delle implicazioni negative che la condizione di insularità comporta, in particolare per la Sardegna, inaccettabile dopo l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione italiana”.
“La creazione della Zes unica che non preveda un decentramento in Sardegna perlomeno della fase istruttoria delle pratiche – conclude il presidente della commissione Insularità – comporterà inevitabilmente un aggravio e una penalizzazione per le imprese isolane, che molto probabilmente troveranno interlocutori distanti e distratti. Eppure si tratta di un problema facilmente risolvibile anche senza intaccare l’unitarietà della Zes”.