Sono passati sette anni da quel 5 luglio che non ti aspetti, ma che sotto sotto avevo previsto, perché Doddore il 27 aprile del 2017 durante l’ultima intervista mi aveva annunciato che il giorno dopo si sarebbe presentato nel carcere di Oristano e avrebbe iniziato uno sciopero della fame che avrebbe portato avanti ad oltranza.
Il 28 aprile Doddore venne bloccato in strada mentre si stava recando proprio nella casa circondariale dell’oristanese, era alla guida della sua Fiat Punto rossa con l’insegna della Repubblica di Malu Entu.
Iniziò subito lo sciopero della fame e a seguito delle sue condizioni di salute era stato trasferito nel carcere di Cagliari-Uta, dove aveva proseguito lo sciopero della fame e della sete, aggravandosi fino a rendere necessario, nel giugno 2017, il ricovero in ospedale, al Santissima Trinità di Cagliari.
MI aveva parlato di Bobby Sands e proprio come il patriota irlandese anche lui è morto per lo sciopero della fame.
Analista lucido e puntuale, preparato e sempre sul pezzo, quando potevamo confrontarci era un fiume in piena, raccontava tante cose e io ero lì, ad ascoltare spesso in silenzio perché lui era una figura così intellettualmente onesta che era bello stare ad ascoltarlo.
Doddore ci manchi, mi manchi, ma manchi anche a tanti sardi.
Di Simone Spiga
Direttore di ReportSardegna24