“Basta leggere superficialmente il rapporto di Draghi per la competitività per capire subito dov’è la trappola: cedere ancora sovranità nazionale con il miraggio di un debito pubblico comune. Ridurre le materie su cui è necessario il voto all’unanimità di tutti in Paesi membri significa chiudere in una morsa l’Italia che, con le sue specificità, ha sempre difficoltà a stringere accordi con la maggioranza dei Paesi europei. Sul debito pubblico comune abbiamo già visto i risultati del PNRR: una serie di condizionalità pesantissime in cambio di investimenti inutili per il nostro interesse nazionale.
Ma sappiamo benissimo che i Paesi del nord Europa non accetteranno mai nuove concessioni su questo tema. Per questo ci auguriamo che il Governo italiano, dopo aver follemente sottoscritto il nuovo Patto di stabilità europeo non commetta l’errore di prendere seriamente in considerazione questa trappola fatta da un personaggio che ha già fatto abbastanza danni all’Italia. Giorgia Meloni dimostri una volta tanto discontinuità verso Mario Draghi.” Così ha dichiarato Gianni Alemanno, segretario nazionale del Movimento Indipendenza.