E’ il gran giorno della finale Cagliari-Bari

Una partita avvincente, equilibrata, maschia e sicuramente non decisiva.
Una gara da affrontare nell’ottica dei 180 minuti, dove il Bari avrà il vantaggio di avere due risultati su tre a disposizione.

Al Cagliari la necessità di ribaltare il vantaggio per andare a giocare domenica a Bari, come accaduto a Parma. per amministrare l’incontro di ritorno.
La partita si deciderà innanzitutto dalla panchina, ovvero dall’impostazione che vorranno dare i due allenatori.
Non ci aspettiamo un atteggiamento guardingo di entrambe le squadre ma sarà sicuramente il Cagliari, giocoforza, a dover attaccare e fare la partita.

Il Bari giocherà dunque nella modalità preferita, è un team che tende ad esaltare le deficienze altrui, capace anche di speculare sulle stesse. Magari non sarà il Bari della prima parte del campionato, quello che segnava a raffica (secondo attacco del torneo cadetto), stupiva e si rivelava all’attenzione generale. Matricola terribile al pari del Sudtirol. Probabilmente oltre a resistere alle lusinghe di molti club interessati alla rivelazione Cheddira, poi destinato alla partecipazione ai campionati del mondo di calcio in Arabia Saudita con il Marocco, De Laurentiis e l’esuberante ds Polito avrebbero potuto acquistare dei rinforzi nel mercato autunnale per puntare decisamente alla serie A.

Questo non è avvenuto o almeno solo in parte.
Il Bari, niente a che vedere con il palleggio sopraffino di Vazquez e compagni, fa tanta densità in mezzo in campo,si esalta nella corsa, il tutto con massima applicazione e senza avere un modulo preciso.
I primi difensori dei biancorossi sono sicuramente gli attaccanti ed i trequartisti capaci di applicarsi in fase di contenimento rendendo la squadra armonica.

Il ritmo a centrocampo, se possibile, deve essere sostenuto, garantito dai due play Maita e Maiello e da due interni pericolosi anche negli inserimenti come Folorunsho (8 gol in stagione) e Benedetti goleador e killer del Sudtirol in semifinale. Attenzione alle mezze punte, il talentuoso argentino Botta e Morachioli capaci di snaturarsi e giocare addirittura sulla linea dei mediani.
Anche Cheddira, cannoniere italo-marocchino dei galletti (17 reti in stagione) ed Esposito, giovane punta scuola Inter, talento del calcio italiano, danno una mano e sono i primi difensori.
L’allenatore Michele Mignani ha richiesto questa totale applicazione, tanto spirito e sacrificio ed i giocatori hanno sposato in pieno le indicazioni del trainer genovese ex Olbia.
Probabilmente il tallone d’achille di Caprile e compagni è la difesa. Un pò statica con il pacchetto dei centrali, gli esperti Vicari e soprattutto il capitano Di Cesare, 40 anni. Ma gli esterni difensivi, Dorval, Pucino e Mazzotta non sembrano insuperabili.Mancherà Ricci squalificato.

Nel Cagliari, Ranieri recupererà sicuramente Mancosu sulla trequarti, importante suggeritore per il bomber Lapadula, acciaccato ma stringerà i denti e naturalmente ci sarà. Ma la differenza la potrebbe fare, ancora una volta, l’angolano Zito Luvumbo, in grande forma, imprevedibile e capace di far male di fronte alla non irresistibile difesa pugliese. Scontata la disposizione del centrocampo, ballottaggio in difesa per i due centrali, da decidere il sostituto dello squalificato Dossena. In lizza in tre per due posti, i più esperti Altare e Goldaniga o il più giovane Obert, più rapido dei due e dedito all’impostazione grazie al mancino educato.
I biancorossi, forti in mediana, potrebbero attaccare soprattutto le fasce laterali, dove i rossoblù hanno spinta ed appoggio alle azioni offensive da Zappa ed Azzi ma difettano talvolta in marcatura, in contenimento. Dovranno essere aiutati dagli “equilibratori”, in particolar modo capitan Deiola e Makoumbou, infaticabile ed apparso in forma smagliante.

Una spinta arriverà dal pubblico di casa che affollerà l’Unipol Domus, probabilmente si sfonderà il muro dei 16.00 presenti, attesi anche i tifosi biancorossi che stanno organizzando una degna cornice di pubblico anche per la gara di ritorno di domenica prossima.

Al San Nicola sono attesi 60.000 spettatori. Sarà dunque una gara di ritorno complicata, il Cagliari nel girone di ritorno giocò a Bari un buona partita poi pareggiata in extremis dai pugliesi su calcio di rigore di Antenucci nel finale dopo il vantaggio iniziale di Lapadula.

Nel girone di andata, gestione Liverani, Il Bari vinse di misura con una rete del solito Cheddira.
In totale, sono 44 i precedenti in Serie B tra queste due formazioni con 15 vittorie dei sardi, 19 pareggi e 10 affermazioni dei biancorossi pugliesi. Perfetto equilibrio negli ultimi 3 incroci con una vittoria a testa e un pari. Dopo 3 successi di fila (l’ultimo lo 0-3 della 40ª giornata di Serie B del 2016), il Cagliari come anticipato non ha mai vinto negli ultimi 2 precedenti contro il Bari (0-1 nel girone d’andata di questa stagione e 1-1 il 18 febbraio al San Nicola).

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