Nel 2023 la produzione florovivaistica nazionale mantiene i livelli record toccati nel 2022: 3 miliardi e 143 milioni di euro è il suo valore.
Il dato è in linea coi numeri del 2022 (3,14 miliardi di euro). E’ ‘Made in Italy’ il 5,2% di piante e fiori esportati nel mondo. Il dato è diffuso, sulla base degli ultimi parametri forniti da Istat (giugno 2024) e secondo analisi internazionali sull’export, da Myplant & Garden, fiera b2b del florovivaismo, del garden, del paesaggio e del verde sportivo in Italia. La rassegna è in programma a Fiera Milano Rho dal 19 al 21 febbraio 2025. Il report economico segnala che le coltivazioni floricole sembrano essersi assestate a 1465 milioni di euro (in valore, il 2,2% delle produzioni agricole italiane).
Le produzioni vivaistiche avrebbero confermato, secondo l’Istat, i 1678 milioni di euro (in valore, il 2,5% delle coltivazioni agricole italiane). La bilancia commerciale del comparto si conferma in campo positivo, con un avanzo stimato a oggi di 315 milioni di euro.
“Secondo le prime stime elaborate dalle agenzie internazionali (Itc-Onu|Wto), l’Italia – segnalano gli analisti – si conferma seconda potenza esportatrice europea e terza mondiale con oltre 1 miliardo e 200 milioni di prodotti vegetali (valore alla produzione), pari al 5,2% dell’export mondiale (stabile sul 2022), dominato dai Paesi Bassi (48,2% dell’export planetario, con un calo dell’1% del valore sul 2022) e, di seguito, presidiato per l’8,2% (quasi 2 miliardi di euro) dalla Colombia (in calo del 2% sul 2022)”.
Dopo l’Italia seguono la Germania (4,1% sul totale, in calo dell’8% sul 2022) e l’Ecuador (3,9% sul totale, in calo del 7% sul 2022). In classifica spiccano i cali in doppia cifra di Cina (in decima posizione col 2% sull’export globale, -11% sul 2022), Usa (in undicesima posizione con l’1,9% dell’export planetario, -12% sul 2022) e Danimarca al dodicesimo posto (1,7% dell’export mondiale, -14% sul 2022).