E’ morto Sammy Basso, ha fatto conoscere la progeria

È morto a 28 anni Sammy Basso, il biologo veneto affetto da progeria. Basso si era laureato in Scienze naturali all’Università di Padova nel 2018 con una tesi dedicata all’esistenza di terapie per rallentare il decorso della sua patologia.

Aveva anche fondato l’Associazione italiana progeria Sammy Basso (Aiprosab). Sammy Basso era il più longevo malato al mondo affetto dalla sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford, patologia ultra-rara caratterizzata da “invecchiamento precoce”.

Ricercatore e protagonista di più di un documentario sulla sua storia, si è battuto per far conoscere la sua malattia, che colpisce appena 5 persone in Italia, un centinaio nel mondo.

Originario di Tezze sul Brenta, vicino a Vicenza, pesava circa 20 chili, per circa un metro e 40 di altezza metri, non è che un ragazzo ma ha rughe, ossa fragili e niente capelli. La sua malattia è dovuta a una rarissima mutazione genetica (del gene Lmna): chi ne soffre presenta, già da giovanissimo, patologie che caratterizzano la vecchiaia, come infarto, ictus e insufficienza cardiaca.

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